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Omicidio Luca Sacchi ucciso a Roma

Omicidio Luca Sacchi, iniziano gli interrogatori dei testimoni: i punti da chiarire

Al via agli interrogatori sull’omicidio di Luca Sacchi, ucciso lo scorso ottobre nel quartiere Appio Latino di Roma. Gli inquirenti interrogheranno la fidanzata Anastasiya e i testimoni. Da chiarire diversi punti ancora oscuri come il momento esatto del delitto, la premeditazione e il legame tra la coppia gli spacciatori.
A cura di Alessia Rabbai
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Inizia l'interrogatorio per i testimoni dell'omicidio di Luca Sacchi, il 24enne ucciso a colpi di pistola lo scorso ottobre all'Appio Latino. Come riporta Il Corriere della Sera il pubblico ministero Plastina ascolterà le persone presenti durante e dopo lo sparo. Di particolare peso per le indagini potrebbero rivelarsi i tabulati telefonici dei cinque telefoni posti sotto esame. Per la morte del ragazzo sono attualmente in carcere due ventenni, Valerio Del Grosso, colui che materialmente avrebbe sparato e Paolo Pirino, entrambi accusati di concorso in omicidio volontario, rapina e porto abusivo di arma.

I punti che non tornano sull'omicidio Sacchi

Sono diversi i passaggi del racconto di Anastasiya Kylemnyk che non tornano. La giovane dovrà chiarire davanti agli inquirenti diversi punti della sua versione dei fatti resa poco dopo l'accaduto, quando si trovava ancora sotto choc per l'improvvisa e violenta perdita del fidanzato. Alcuni passaggi non corrispondono a quanto emerso da un primo racconto dei testimoni. Questi gli aspetti i quali è necessario far luce: il momento esatto dello sparo, se il colpo sia partito dopo il pugno di Luca diretto a Pirino, oppure se chi ha impugnato la pistola sia sceso direttamente dall'auto e abbia aperto il fuoco, con l'intenzione premeditata di uccidere. Da capire che tipo di contatti c'erano tra i protagonisti della vicenda e con quale frequenza: Anastasiya ha infatti negato qualunque legame con la compravendita della droga. Stando a quanto dichiara l'avvocato della ragazza, quest'ultima non sarebbe stata ancora convocata dai pm.

Del Grosso denunciato dalla madre

A denunciare Del Grosso è stata su madre che, non vedendo rientrare a casa e sentendo voci negative sul contro del figlio, sospettando della sua colpevolezza, sorretta dall'altro figlio Andrea si è recata al Commissariato di San Basilio: "Mi sa che mio figlio ha fatto una cazzata. Ma meglio in carcere che tra gli spacciatori". "Sono distrutta dal dolore sapendo che una mamma e un papà, un'intera famiglia, sta piangendo la morte di un figlio – ha detto mamma Giovanna – È giusto che adesso paghi e si assuma le sue responsabilità e so che lo farà".

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