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Omicidio Luca Sacchi ucciso a Roma

Omicidio Luca Sacchi, genitori rompono con Anastasiya: “Vogliamo verità, interrogate lei e l’amico”

“Vogliamo che Anastasiya e Giovanni Princi siano ascoltati, troppe le contraddizioni nel loro racconto”. Lo hanno dichiarato i genitori di Luca Sacchi tramite i loro avvocati. E, nonostante abbiano precisato che “il fine di queste richieste non è quello di puntare il dito contro qualcuno ma è esclusivamente un fine di verità”, sembra consumata la frattura tra loro e la fidanzata del figlio.
A cura di Natascia Grbic
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Luca Sacchi e la fidanzata Anastasyia
Luca Sacchi e la fidanzata Anastasyia
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"I legali della famiglia Sacchi, Avv. Armida Decina e Avv. Paolo Salice, hanno richiesto alla Procura di Roma di compiere alcuni atti di indagine. In particolare è stato richiesta l’audizione di Anastasia e Giovanni Princi al fine di poter chiedere loro spiegazioni sulle tante contraddizioni emerse dal primo filone di indagine nonché per poter chiedere loro, in qualità di persone informate sui fatti, maggiori particolari che sarebbero potuti sfuggire nell’immediatezza dell’accaduto". Lo dichiarano in una nota i legali della famiglia di Luca Sacchi, il 25enne ucciso da un colpo d'arma da fuoco alla testa la sera del 23 ottobre scorso. Sembra ormai consumata la frattura tra i genitori del giovane e la fidanzata che consideravano una figlia. Al punto che sono arrivati a chiedere al pubblico ministero di interrogarla per far luce su alcuni punti che non tornano di quella sera. Ma non solo lei: vogliono che sia ascoltato anche Giovanni Princi, l'amico del liceo che quella sera sarebbe andato via subito dopo l'omicidio di Luca e prima dell'arrivo dei carabinieri.

Omicidio Luca Sacchi, i genitori: "Vogliamo sapere perché nostro figlio è stato ucciso"

I genitori di Luca Sacchi hanno chiesto che sia effettuato un "prelievo del campione biologico di Anastasia per poterlo confrontare con quelli che eventualmente saranno rinvenuti nella mazza da baseball sequestrata (questa indagine potrebbe confermare o meno la versione data dalla ragazza)". Tengono però a precisare che "il fine di queste richieste non è quello di puntare il dito contro qualcuno ma è esclusivamente un fine di verità, atteso che la famiglia Sacchi non vuole conoscere soltanto l’identità degli esecutori materiali ma vuole conoscere il motivo per cui il loro caro è stato barbaramente ucciso". I legali hanno precisato che per ricostruire la vicenda stanno ascoltando alcune persone di cui però non può essere svelata l'identità.

"Speriamo che Anastasiya non c'entri nulla con questa storia"

Una svolta questa, non proprio inattesa. Subito dopo l'omicidio, i genitori di Luca hanno continuato a ribadire in tutte le sede che Anastasiya "è come una figlia" e "speriamo non c'entri nulla con questa storia". "Se mente è un'attrice di Hollywood", ha dichiarato il padre in una commossa conferenza stampa a pochi giorni dall'uccisione del figlio. Eppure era palese che qualcosa si era incrinato: nonostante le dichiarazioni di fiducia, hanno confessato che la giovane non si faceva sentire da dopo l'omicidio del figlio, e che era sparita. "Non si è fatta più vedere, non c'è più venuta a trovare. Io mi chiedo, se eri innamorata, perché non vieni più? Se mi avesse detto di voler essere al funerale, io l'avrei protetta", aveva detto la madre intervistata da Quarto Grado.

I punti poco chiari dell'omicidio di Luca Sacchi

Luca Sacchi è stato ucciso la sera del 23 ottobre, intorno alle 23. A sparare è stato Valerio Del Grosso, pusher di San Basilio, accompagnato dall'amico Paolo Pirino. Entrambi si trovano ora in carcere con l'accusa di omicidio volontario in concorso. Prima di uccidere Luca con un colpo di pistola alla testa lo hanno colpito con una mazza da baseball. Questi sono i punti certi. Il punto qui non è infatti il "come" e il "chi", ma il perché. Perché Luca è stato ucciso? Anastasiya ha dichiarato ai carabinieri che lei e Luca erano andati al John Cabot Pub per controllare il fratello piccolo, e di essere stati aggrediti da Del Grosso e Pirino, che volevano rubarle lo zaino. Luca sarebbe intervenuto per difenderla e sarebbe stato ucciso. Diversa la versione che gli amici dei pusher hanno fornito agli inquirenti: secondo la loro versione, i due avrebbero dovuto comprare una grossa partita di droga del valore di circa 2mila euro. Solo che Del Grosso e Pirino non avevano nessuna intenzione di consegnare la marijuana pattuita, e hanno rapinato Anastasiya, uccidendo Luca perché si era messo in mezzo. Le indagini sono ancora in corso per far luce sulla vicenda: i due pusher non sembrano avere intenzione di collaborare con gli inquirenti, Anastasiya continua con la sua versione e Princi (che sarebbe l'intermediario nell'affare) non è stato ancora ascoltato.

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