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Omicidio Marco Vannini

Omicidio di Marco Vannini, Pascucci: “Dopo cinque anni continuiamo a chiedere giustizia”

A distanza di cinque anni dall’omicidio di Marco Vannini, il sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci ha detto: “Continuiamo a chiedere giustizia”. Sulla facciata del Comune in cui viveva con i genitori, resterà esposto lo striscione con la foto del ventenne freddato la notte tra il 17 e il 18 maggio da un colpo di pistola in casa Ciontoli.
A cura di Alessia Rabbai
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Lo striscione per Marco Vannini sulla facciata del Comune di Cerveteri
Lo striscione per Marco Vannini sulla facciata del Comune di Cerveteri
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"Dopo cinque anni dalla morte di Marco Vannini, continuiamo a chiedere giustizia". Sono le parole del sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci nel giorno dell'anniversario della scomparsa del ventenne ucciso da un colpo di pistola la notte tra il 17 e il 18 maggio del 2015 nella villetta della famiglia Ciontoli a Ladispoli. "Oggi c'è una luce di speranza, che sia fatta giustizia e si ottenga verità. Fino ad allora sulle mura del nostro Municipio campeggerà lo striscione con la foto di Marco e la scritta "Verità e Giustizia – spiega il sindaco – Come Istituzione lo consideriamo un nostro dovere e, per quel poco che possiamo fare, insieme alla nostra Comunità, continueremo a restare a fianco di mamma Marina e papà Valerio. Verità e Giustizia per Marco". Quest'anno non c'è stata nessuna messa in ricordo di Marco a causa dell'emergenza coronavirus.

Cinque anni fa moriva Marco Vannini

Marco Vannini è morto precisamente alle 3 di notte del 18 maggio 2015, fatale, come emerso in sede processuale, il ritardo con il quale sono stati chiamati i soccorsi, perché, se la famiglia Ciontoli avesse agito diversamente e prontamente, molto probabilmente il ventenne sarebbe ancora vivo. L'8 luglio comincerà il nuovo processo davanti alla Seconda Sezione della Corte d'Assise d'Appello di Roma che vede come imputati Antonio Ciontoli, la moglie Maria, i figli Federico e Martina, l'ex fidanzata di Marco. "Il mio spirito è sempre quello di non mollare mai. Chiaramente oggi è una giornata brutta brutta e stanotte non sono riuscita mai a dormire perché il pensiero era sempre lì, a quel giorno di cinque anni fa" ha detto a Fanpage.it mamma Marina – Oggi è una ripartenza su ogni fronte, perché oggi anche l'Italia riparte. Forse è un segnale: Marco mi dice che l'Italia riparte e quindi ‘non mollare mamma devi andare avanti e mi devi dare questa giustizia'. Sono fiduciosa e spero che si avvicini il momento di questa giustizia per mio figlio. Sono 5 anni che i Ciontoli stanno in giro e mio figlio non c'è più".

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