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Omicidio Desirée Mariottini a Roma

Omicidio di Desirée Mariottini: arrestata Antonella Fauntleroy, pusher che le ha venduto la droga

Vendeva la droga a Desirée Mariottini, in maniera continuativa, anche nei giorni prima della sua morte. Antonella Fauntleroy, 21 anni, è stata arrestata dagli agenti della Polizia di Stato, ritenuta coinvolta nella drammatica vicenda in cui perse la vita la 16enne di Cisterna di Latina, stuprata e uccisa in uno stabile abbandonato a San Lorenzo.
A cura di Alessia Rabbai
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Antonella Fauntleroy, 21 anni, è stata arrestata dagli agenti della Polizia di Stato, ritenuta responsabile di aver venduto la droga a Desirée Mariottini, morta la notte del 19 ottobre a San Lorenzo. Si tratta di una ragazza originaria della Repubblica Botswana, coinvolta nella drammatica vicenda in cui perse la vita la 16enne di Cisterna di Latina, dopo essere stata stuprata. Secondo le informazioni apprese, la 21enne avrebbe venduto, in maniera continuativa e aggravata, sostanza stupefacente alla minore, anche nei giorni precedenti alla sua morte. Proseguono a rimo serrato le indagini per risalire ai responsabili della violenta scomparsa di Desirée. Per la giovane le manette sono scattate questa mattina presto, giovedì 14 febbraio, quando nel vano lavanderia di uno stabile in borgata Finocchio, gli agenti della Polizia di Stato della Squadra Mobile, coordinati dai magistrati del Gruppo Antiviolenza della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, hanno dato esecuzione all’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma nei confronti della ragazza che è stata portata nel carcere di Rebibbia.

Antonella vendeva la droga a Desirée

I poliziotti hanno perquisito la struttura, dentro hanno trovato nascosti metadone e psicofarmaci, che sono stati sequestrati. Gli investigatori sono riusciti a risalire ad Antonella grazie alle testimonianze di diverse persone che hanno fatto il suo nome e hanno parlato di lei come la persona che ha reso più semplice a Desirée procurarsi ed assumere la droga all’interno dello stabile abbandonato di via Dei Lucani 22. Secondo quanto emerso dalle indagini, la sua posizione sarebbe aggravata dal fatto che fosse consapevole che Desirée era minorenne e che alcuni dei presenti avevano tentato di convincerla  a non venderle la droga. I risultati degli esami autoptici svolti sulla salma dell'adolescente hanno infatti mostrato che nel corpo di Desirée fosse presente una severa intossicazione acuta da sostanze stupefacenti e psicofarmaci.

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