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Omicidio di Ciro Esposito, i pm chiedono l’ergastolo per Daniele De Santis

“De Santis non era solo. Ha agito preordinatamente per tendere un vero e proprio agguato ai napoletani”, hanno detto i pm Eugenio Albamonte e Antonino Di Maio nel corso della loro requisitoria davanti ai giudici della Corte d’Assise di Roma.
A cura di Enrico Tata
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La procura ha chiesto l'ergastolo per Daniele De Santis, ultras accusato dell'omicidio di Ciro Esposito. Il tifoso napoletano era in trasferta a Roma, il 3 maggio del 2014, per assistere alla finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina. "De Santis non era solo. Ha agito preordinatamente per tendere un vero e proprio agguato ai napoletani",  hanno detto i pm Eugenio Albamonte e Antonino Di Maio nel corso della loro requisitoria. I magistrati hanno chiesto anche la condanna a tre anni di carcere per Alfonso Esposito e di Gennaro Fioretti, due tifosi del Napoli anche loro coinvolti nella rissa che portò all'uccisione di Ciro Esposito a poche centinaia di metri dallo Stadio Olimpico. Stando alla ricostruzione dei fatti che i due pm hanno fatto questa mattina davanti ai giudici della Corte d'Assise di Roma, Ciro Esposito venne ucciso da due colpi d'arma da fuoco esplosi da distanza ravvicinata proprio da Daniele De Santis. L'ultras giallorosso avrebbe preso d'assalto un pullman carico di tifosi napoletani fermo in via di Tor di Quinto. "Scendete, vi rompo, vi ammazzo", avrebbe urlato loro. Poi sarebbe fuggito a piedi inseguito dal gruppo di Ciro Esposito. Nel corso della rissa, sostengono ancora i pm, avrebbe fatto fuoco uccidendo il ragazzo napoletano.

De Santis urla in aula: "L'ergastolo me lo do io"

"L'ergastolo me lo do da solo, non me lo date voi. Non ho paura di morire, buffoni". Queste le parole urlate da Daniele De Santis mentre veniva portato via dall'aula bunker di Rebibbia. De Santis ha assistito all'udienza sdraiato su di una barella, a causa delle gravi ferite riportate nel pestaggio seguito all'uccisione di Ciro Esposito.

Omicidio Ciro Esposito, De Santis: "Quell'arma non era mia"

"Ho sparato io i colpi di pistola. ma quell'arma non l'ho portata io, ma ce l'aveva un tifoso del Napoli, non però appartenente al gruppo di cui faceva parte Esposito. Ricordo di avere cercato di chiudere il cancello del Ciak Club, ma di non esserci riuscito e di essere stato aggredito da un gruppo di napoletani che mi hanno ferito ad una gamba". Questa è invece la versione che ha raccontato pochi giorni fa Daniele De Santis

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