Omicidio della Camilluccia, condannato a 20 anni l’estremista di destra Ceniti

Giovanni Battista Ceniti è stato condannato a 20 anni di carcere con rito abbreviato per l'omicidio di Silvio Fanella, considerato il cassiere di Gennaro Mokbel. Il commando di cui faceva parte Ceniti si presentò a casa di Fanella, detenuto agli arresti domiciliari, con in dosso delle divise da finanzieri. Obiettivo del blitz secondo gli inquirenti il tesoro proveniente dalla maxitruffa Fastweb-Telecom Sparkle, rinvenuto effettivamente in una villa di campagna appartenente a Fanella.

Obiettivo dei finti finanzieri non sarebbe stato quindi quello di uccidere il "cassiere", ma di rapirlo per farsi consegnare i diamanti, i soldi e i gioielli da lui custoditi. Piano andato a monte di fronte alla resistenza di Fanella che con una pistola ha ferito ad una gamba proprio Ceniti. Ventinove anni all'epoca dei fatti Ceniti almeno fino al 2012 è stato un membro dell'associazione di estrema destra Casa Pound, il cui simbolo ha anche tatuato sul braccio destro. Con lui nel commando anche l'ex membro dei Nar Egidio Giuliani, condannato anche lui a vent'anni di carcere con Giuseppe Larosa.

Altri quattro complici sono tutt'ora sotto processo: Manlio Denaro, Gabriele Donnini, Italo Carlo Casoli ed Emanuele Macchi di Cellere, quest'ultimo anche lui un ex Nar arrestato lo scorso settembre a bordo di una barca nel sud della Francia.