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Omicidio Ciro Esposito, inizia il processo per Daniele De Santis

Torna oggi in aula Daniele De Santis, l’ultrà giallorosso accusato della morte della morte del tifoso napoletano Ciro Esposito, morto in ospedale dopo 50 giorni di agonia a causa dei colpi d’arma da fuoco ricevuti. Antonella Leardi, mamma di Ciro: “La giustizia trionferà”.
A cura di Valerio Renzi
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Torna oggi in aula Daniele De Santis, l'ultrà giallorosso accusato della morte della morte del tifoso napoletano Ciro Esposito, morto in ospedale dopo 50 giorni di agonia dopo essere stato colpito da diversi colpi di arma da fuoco poco distante dallo stadio Olimpico prima della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina. La prima udienza del processo è da poco iniziata all'interno dell'aula bunker del carcere di Rebibbia, dove De Santis dovrà rispondere dei reati di omicidio volontario, lesioni e porto abusivo d'arma da fuoco.

La mamma di Ciro Esposito Antonella Leardi: "La giustizia trionferà"

In aula è giunta anche la mamma di Ciro Esposito, Antonella Leardi: "Finalmente inizia il processo, anche se per me dovrebbe finire oggi – ha commentato la donna -. Ormai i fatti sono evidenti: sono certa che la giustizia trionferà. Non mi importa degli striscioni apparsi contro di me allo stadio, sono una mamma che sta facendo di tutto per eliminare la violenza negli stadi, queste persone devono solo vergognarsi". Il riferimento è agli striscioni contro di lei apparsi nella Curva Sud dello Stadio Olimpico durante il match di campionato tra Roma e Napoli. La mamma di Ciro ha poi espresso il proprio apprezzamento per la scelta del Comune di Napoli di presentarsi come parte civile nel processo sulla morte di suo figlio: "Sono orgogliosa di questa decisione".

L'avvocato famiglia Esposito: "Ciro vittima della criminalità organizzata"

"Aspettiamo giustizia a un anno da questa tragedia ingiustificabile – ha dichiarato l'avvocato Angelo Pisani, difensore di parte civile- Chiederemo che Ciro Esposito sia dichiarato vittima della criminalità organizzata. Lo sport non ha alcun collegamento con questi assassini e lo stato si deve assumere la responsabilità per quanto accaduto". Durante l'udienza che ha deciso per il rinvio a giudizio diversi amici e supporter di Daniele De Santis avevano lanciato cori di sostegno all'estremista di destra e ultrà giallorosso provocando lo sdegno della famiglia.

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