Omicidio Carabiniere: nei telefoni degli americani foto e video di armi e droga
Sul pannello del contro soffitto della stanza dell'hotel dove era nascosto il coltello da marines con cui è stato ucciso il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, i Ris dei carabinieri hanno trovato impronte palmari e digitali appartenenti a Christian Gabriel Natale Hjort, il 19enne statunitense accusato di concorso nell'omicidio del carabiniere assieme all'amico e coetaneo Finnegan Lee Elder, che ha confessato di aver materialmente sferrato i fendenti mortali. Finora Natale aveva decisamente negato di aver avuto a che fare con l'arma, al contrario secondo quanto appurato dalla scientifica dei carabinieri potrebbe essere stato lui ad occultare l'arma.
Omicidio Cerciello: cosa è stato trovato nei telefoni dei due americani
Lunedì è attesa l'udienza del tribunale del Riesame e il nuovo elemento è contenuto nell'informativa consegnata alla Procura. Da quanto si è appreso l'analisi dei telefoni hanno fatto emergere foto in posa con armi, farmaci, droga e denaro. Entrambi mostrerebbero "padronanza e assoluta disinvoltura" nel maneggiare armi. In un video, scambiato in chat con alcuni amici, in particolare Natale ha il viso coperto da un passamontagna mentre maneggia diverse armi. In particolare nel suo telefonino molti gli scatti con ingenti quantitativo di denaro e stupefacenti estrapolate dalle chat con gli amici, denaro non è escluso sia frutto di un'attività di spaccio. Le foto mostrano anche Elder in posa con un coltello e un tirapugni. Le foto mostrano strisce di cocaina, cristalli di crack, pasticche di psicofarmaci e buste di marijuna.
Il processo: lunedì l'udienza del Tribunale del Riesame
Elementi questi esterni all'indagine di omicidio, ma che contribuiscono a delineare un ritratto del carattere e delle condotte dei due giovani, due ragazzi di buona famiglia entrambi con diversi incidenti nel loro percorso di adolescenti, tra eccessi, sregolatezza, violenza e uso di stupefacenti. Lunedì i legali due ragazzi potrebbero chiedere la scarcerazione per i loro assistiti.