Omicidio Arcuri: “La nonna mente. Sestina è stata lanciata, aveva il cranio sfondato”
Dopo Mirella Iezzi, nonna di Andrea Landolfi, oggi in carcere per l'omicidio della fidanzata Maria Sestina Arcuri, a Fanpage.it, Vincenzo Luccisano, avvocato della famiglia Arcuri, commenta le dichiarazioni della principale testimone del caso. Insieme al figlioletto di 5 anni, infatti, la signora Iezzi era l'unica persona presente in casa la notte tra il 3 e il 4 febbraio, quando Sestina è precipitata dalla scala. Per la nonna di Landolfi, la ragazza sarebbe ruzzolata incidentalmente insieme al fidanzato.
La signora Iezzi dice la verità? Suo nipote è innocente?
"Sta mentendo, è ovvio, ma non lo dico io".
Qual la prova che mente?
"A smentire la donna è la consulenza medico legale firmata dal professor Bacci e dal professor Lancia, periti nominati dal tribunale, che dimostra che Sestina è caduta da sola".
Può spiegare perché Landolfi non sarebbe caduto con lei?
"Le lesioni mortali riportate da Sestina e la morfologia della scala da cui è caduta, non consentirebbero il rotolamento neanche di una sola persona. Intanto sulla scala non c'è spazio, neanche per una sola persona".
Qual è stata la causa della morte della vittima?
"Maria Sestina aveva il cranio sfondato, ha battuto violentemente il capo, che ne è rimasto devastato".
Come è caduta?
"La sua è stata una caduta senza difese per accelerazione, da un'altezza importante, dal primo piano".
Cosa significa ‘senza difese'?
"Che Sestina non ha potuto fare nulla, perché è stata colta di sorpresa dal gesto dell'aggressore".
La signora Iezzi dice che Sestina l'ha rassicurata che stava bene e poi è andata in camera da letto con le sue gambe.
"La signora è accusata di false dichiarazioni al pm. Sestina non poteva camminare, perché la caduta l'ha ridotta in uno stato di obnubilamento, cioè di semincoscienza. Non poteva rendersi conto di nulla".
Mirella Iezzi, peraltro, è accusata anche di omissione di soccorso.
"Sì, per non aver soccorso Sestina. È accusata anche di abbandono di incapace, per aver lasciato il nipotino di 5 anni in balia di un uomo violento. La signora mente sapendo di mentire, proprio come l'imputato".
Landolfi ha perso la potestà genitoriale sul figlio e oggi il piccolo è un testimone a carico contro di lui.
"Sì. Il bimbo verrà ascoltato in forma protetta. Racconta di aver visto il padre sollevare Sestina e scaraventarla di sotto".
Una testimonianza forte.
"Devo dire che non è nemmeno necessaria. L'omicidio è provato dalla consulenza medico legale, non servono testimoni. La prova regina, quella granitica, è la consulenza medico legale sulle lesioni che posso essere avvenute solo in quel modo, nel modo descritto dal bambino."
Perché l'ha uccisa?
"È accusato di omicidio aggravato dai futili motivi. L'ha uccisa nel corso di una lite, una delle tante dell'ultimo periodo, sotto l'effetto dell'alcol, che certo aggrava e non diminuisce la colpa. Non sappiamo cosa sia scattato. Questo, sono certo, emergerà al processo".
Come sta la famiglia Arcuri?
"Più si va avanti e peggio stanno. Hanno rivisto l'imputato al processo, è una ferita sempre aperta che si allarga sempre di più. Solo quando sarà finito il processo potranno finalmente elaborare questo lutto".