Omicidio Alatri, Mario Castagnacci ieri si è difeso: “Non ho partecipato alla rissa”
È terminato attorno alle 12.30 l'interrogatorio di garanzia in carcere a Regina Coeli per i due fratellastri, Paolo Palmisano e Mario Castagnacci, accusati di omicidio intenzionale, mentre continuano le indagini per stabilire chi altro abbia preso parte al pestaggio: al momento sono sette gli indagati a piede libero. I due sono stati arrestati lo scorso lunedì proprio a Roma, in casa di un parente e oggi, di fronte alle domande degli inquirenti, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Confermata la custodia cautelare in carcere per entrambi. Secondo le prime ricostruzioni Paolo, il minore dei due, avrebbe colpito Emanuele con una chiave inglese presa dalla sua auto, sferrando forse il colpo mortale.
Ieri Castagnacci al procuratore capo: "Non ho partecipato alla rissa"
Ieri sera Mario Castagnacci è stato interrogato in carcere dal capo della Procura di Frosinone Giuseppe De Falco. "Ero in piazza quella sera, ma non ho partecipato alla rissa", avrebbe detto il 27enne agli inquirenti. Paolo Palmisani invece non ha risposto. La versione di Castagnacci è ritenuta poco credibile perché è smentita dalle tante testimonianze acquisite dai carabinieri.
Sabato 1 aprile i funerali di Emanuele Morganti
Si terranno domani, sabato 1 aprile, alle 15.00 nella chiesa di Tecchiena Castello i funerali di Emanuele Morganti, il 20enne morto dopo essere stato massacrato fuori una discoteca di Alatri. Un ultimo saluto che si attende come il momento di raccolta per un'intera comunità scossa da quanto accaduto, dalla violenza brutale con cui Emanuele è stato ammazzato, una rissa iniziata per futili motivi e terminata con la morte insensata di un giovane. La camera ardente si svolgerà dalle 16.30 a Tor Vergata.
L'autopsia: Emanuele ucciso da un colpo alla testa
Ieri sera sono stati resi noti i primi risultati dell'autopsia sul corpo di Emanuele: coperto da ecchimosi e traumi che testimoniano la brutalità del pestaggio, il ragazzo sarebbe però stato ucciso da un unico colpo fatale, inferto con un oggetto (compatibile con la chiave dell'auto e il manganello ritrovati) alla testa.
Mario Castagnacci fermato per droga e rilasciato il giorno dell'omicidio
La magistratura ha aperto un'indagine interna sul rilascio di Mario Castagnacci, rilasciato e denunciato a piede libero, nonostante fosse stato trovato in possesso di 300 dosi di cocaina, 150 di crack e 600 di hashish, e per questo arrestato dai carabinieri nella capitale.