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Omicidio a Vigne Nuove, uccide il compagno avvelenandolo: arrestata la convivente

Un mix di alcool etilico e di un potente antidepressivo avrebbero ucciso l’uomo trovato cadavere all’interno della sua abitazione in via Dino Galli, in zona Vigne Nuove a Roma. Per il decesso è indagata la compagna convivente, una 47enne accusata di omicidio aggravato e occultamento di cadavere.
A cura di Alessia Rabbai
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Avrebbe ucciso il compagno avvelenandolo. Il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Roma ieri mattina ha convalidato il fermo di una 47enne di nazionalità marocchina, indagata per omicidio aggravato e occultamento di cadavere. La donna è ritenuta responsabile della morte del suo compagno convivente, un connazionale di 34 anni, trovato senza vita nel loro appartamento in via Dino Galli in zona Vigne Nuove a Roma, lo scorso 31 gennaio. La 47enne, probabilmente per le continue liti tra i due, avrebbe ucciso l'uomo somministrandole un mix di alcool etilico e clonazepam, un antidepressivo con alto potere sedativo e avrebbe chiesto aiuto a un suo conoscente per disfarsi del cadavere, in cambio di soldi. Dopo la convalida del fermo, la procura di Roma ha disposto per l'indagata la misura cautelare della custodia cautelare presso il carcere di Rebibbia.

Le indagini sull'omicidio

Secondo quanto è emerso dalle indagini, già le preliminari dichiarazioni rese dalla donna sulla morte del compagno durante  l'interrogatorio, che si è svolto fino a notte fonda nella caserma dei carabinieri di via in Selci erano lacunose e non avevano chiarito perché il corpo fosse stato occultato. A far luce sulle cause che hanno provocato il decesso dell'uomo sono stati l’esito dell’autopsia e degli esami tossicologici secondo i quali l'uomo sarebbe stato avvelenato.

Cadavere a Vigne Nuove

I carabinieri intervenuti lo scorso 31 gennaio nell'appartamento di Vigne Nuove in cui si è consumato l'omicidio hanno trovato il cadavere posto su una sedia a rotelle e avvolto in due buste di cellophane. Secondo le ricostruzioni dei fatti che sono accaduti nei momenti successivi al dramma, la donna avrebbe chiesto a un suo conoscente di disfarsi del cadavere in cambio di soldi. Ma il tentativo di tagliare a pezzi il corpo senza vita dell'uomo con una sega sarebbe stato interrotto dall'arrivo dei militari.

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