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Offrivano privilegi e documenti falsi in cambio di denaro: due medici tra gli arrestati

L’attività investigativa è stata avviata dopo la denuncia presentata da un vigile del fuoco. Gli arrestati offrivano privilegi e documenti falsi in cambio di pratiche medico legali. Benefici che sarebbero comunque spettati a coloro che li avevano richiesti. Cinque le persone accusate di reato tra cui due medici.
A cura di Alessia Rabbai
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Offrivano privilegi e documenti falsi in cambio di denaro e di pratiche medico legali. Benefici che sarebbero comunque spettati a coloro che li avevano richiesti. Cinque le persone arrestate, tra cui due medici, ritenute responsabili, a diverso titolo, dei reati di corruzione, falsità ideologica e materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, giustificazione dell'assenza dal servizio mediante una certificazione medica falsa o falsamente attestante uno stato di malattia, fraudolento danneggiamento dei beni assicurati. Un'indagine chiamata "Privilegio" quella dei carabinieri che questa mattina hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma su richiesta della locale Procura della Repubblica. Risultano indagati in stato di libertà, per reati analoghi altre 23 persone.

Le indagini

L’attività investigativa è stata avviata dopo la denuncia presentata da un vigile del fuoco nei confronti di S. C., un impiegato civile presso il Dipartimento Militare di Medicina Legale di Roma. L'uomo, gli aveva proposto di ottenere il trattamento pensionistico privilegiato in cambio del 35% degli arretrati, che sarebbero stati conseguiti a partire dall’anno 1995. Nel corso delle indagini, le forze dell'ordine hanno scoperto che S.C., insieme a V.R., ex dipendente del Ministero dell’Economia delle Finanze e C.C., militare in congedo, ha indebitamente ricevuto da militari delle Forze Armate, in servizio o in congedo, grandi somme di denaro, in alcuni casi anche decine di migliaia di euro in cambio di privilegi medico – legali di vario tipo come pensioni privilegiate e tabellari, non idoneità al servizio parziale o totale, giorni di malattia e convalescenza, riconoscimenti di malattie per cause dipendenti dal servizio. L’attività investigativa ha consentito di accertare inoltre che i coniugi I. A. e D. M. M., rispettivamente Colonnello medico dell’E.I. e dirigente medico presso il Ministero della Salute, hanno predisposto della falsa documentazione medica attestante patologie insussistenti a carico dei loro assistiti, per ottenere benefici medico legali e di conseguire indebiti indennizzi nell’ambito di polizze assicurative. D. M. M., insieme al proprio medico di famiglia, ha giustificato la sua assenza dal servizio con certificazioni mediche false o falsamente attestanti uno stato di malattia in giornate in cui ha svolto attività professionale privata retribuita, accompagnando presso commissioni mediche pubbliche propri pazienti.

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