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Occupazione suolo pubblico, Raggi: “Da lunedì bar e ristoranti potranno aumentare tavolini fuori”

Da lunedì bar, ristoranti e locali potranno aumentare del 35% il suolo pubblico occupato all’esterno degli esercizi commerciali. Lo ha dichiarato oggi la sindaca Virginia Raggi: la misura è stata approvata oggi in Giunta capitolina e avrà effetto dal 25 maggio. Non bisognerà quindi aspettare il passaggio in Assemblea.
A cura di Natascia Grbic
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A partire da lunedì 25 maggio bar, ristoranti e i locali che somministrano alimenti e bevande potranno procedere da subito a un ampliamento degli spazi esterni del 35%. Lo ha dichiarato la sindaca Virginia Raggi, aggiungendo che la tassa di occupazione di suolo pubblico non dovrà essere pagata per tutto il 2020. La misura, anticipata nei giorni scorsi dalla sindaca, è stata approvata oggi dalla Giunta capitolina e potrà essere applicata prima del passaggio nell'Assemblea. Dopodiché sarà estesa anche alle strutture alberghiere ‘in possesso di abilitazione alla somministrazione anche per i non alloggiati e alle casistiche di impossibilità di concessione OSP entro un raggio massimo di 25 metri dall'ingresso del locale'.

"Più spazio subito per i dehors delle attività commerciali, turistiche e di ristorazione, oltre all'esonero dal canone di occupazione di suolo pubblico per tutto il 2020. È una delle nostre ricette per rilanciare il tessuto produttivo di Roma: ampliare gli spazi esterni a disposizione dei locali consentirà di bilanciare la riduzione di quelli interni, dovuta all'obbligo di distanziamento fisico", il commento di Raggi. Che aggiunge: "Una soluzione rapidissima, considerato che prima l’iter delle concessioni poteva durare mesi e mesi, soprattutto nell'area del Centro Storico. Sosteniamo la ripartenza di queste attività e le persone che vi lavorano, sempre nel rispetto della pubblica sicurezza e della tutela del patrimonio artistico capitolino".

"Si sostanzia oggi il risultato di un mese di intenso lavoro, a dimostrazione del supporto al tessuto produttivo – commenta Carlo Cafarotti, assessore comunale allo Sviluppo economico, turismo e lavoro – Dalle aperture in termini di concessioni, fino alla sburocratizzazione e velocizzazione dei processi, lavoriamo senza sosta per dare ristoro alle attività economiche colpite da quest’emergenza senza precedenti. Il mio particolare ringraziamento va alla Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma oltre che alla Sovrintendenza Capitolina e alla nostra Polizia Locale, che con professionalità ed efficienza hanno collaborato alla semplificazione dei criteri necessari".

Sono tre le casistiche principali:

  1. Chi possiede già la concessione OSP deve solo comunicate l'ampliamento della superficie al Municipio competente insieme alla planimetria del locale. Le domande saranno trasmesse telematicamente al Municipio e bisognerà indicare il giorno d'installazione dell'occupazione. Se non si hanno i requisiti, l'occupazione d'urgenza dovrà essere rimossa in sette giorni.
  2. Chi non ha una concessione OSP può chiedere in via eccezionale l'occupazione di suolo pubblico per un massimo del 35% della superficie interna del locale adibito alla somministrazione. La domanda va inoltrata, come nel primo caso, a partire da lunedì.
  3. Se si è impossibilitati all'ampliamento, dopo l'approvazione della misura in Assemblea capitolina si può richiedere un'occupazione di suolo pubblico nelle immediate vicinanze del locale.
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