Stadio Roma: 9 arresti per corruzione. Parnasi intercettato: “Spenderò qualche soldo per le elezioni”
Nove arresti per corruzione per il nuovo Stadio della Roma. È l'esito dell'operazione ‘Rinascimento' portata a termine questa mattina dall'alba dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma. L'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip ha posto sei degli indagati in carcere e tre ai domiciliari. Nel corso dell'inchiesta sarebbe venuta alla luce una "associazione per delinquere finalizzata alla commissione di condotte corruttive" e "una serie indeterminata di delitti contro la Pubblica Amministrazione". Tra gli arrestati figurano l'imprenditore e costruttore Luca Parnasi, a capo della cordata che ha presentato il progetto, il consigliere della Regione Lazio di Forza Italia Adriano Palozzi e l'ex consigliere del Partito democratico Pier Michele Civita, posti entrambi ai domiciliari. Michele Civita avrebbe chiesto a Parnasi l'interessamento per l'assunzione del figlio, e a Palozzi il pagamento di 25.000 euro di fatture per prestazioni mai avvenute. Entrambi gli esponenti politici sarebbero stati "asserviti agli interessi dell'imprenditore", nello svolgimento delle loro funzioni istituzionali. Intercettato Parnasi spiegava che avrebbe dovuto "spendere qualche soldo per queste elezioni", anche se non come avveniva in passato, e che proprio in queste relazioni risiedeva la sua forza.
Indagati e arresti a 5 stelle
Ai domiciliari anche l'avvocato Luca Lanzalone, presidente di Acea nominato da Virginia Raggi che aveva seguito il dossier stadio anche in Campidoglio (come raccontato dall'ex assessore Paolo Berdini nel suo libro accusa). A lui la promessa di 100.000 euro di consulenze. In tutto sedici le persone indagate. Tra loro anche il capogruppo del M5s Paolo Ferrara, che avrebbe ottenuto un progetto di restyling per il municipio Ostia gratuitamente, da poter poi spendere politicamente nel suo territorio di riferimento. Indagato anche l'assessore allo Sport del M5s in X Municipio Giampaolo Gola, che si faceva promettere un lavoro presso il Coni o la società As Roma, in cambio di un'intercessione su Paolo Ferrara. Indagato il capogruppo di Forza Italia Davide Bordoni: a lui Luca Parnasi in campagna elettorale avrebbe consegnato dei soldi in contati, mai contabilizzati, come "contributo" per gli sforzi per essere rieletto.
Arresti stadio della Roma: le dichiarazioni di Virginia Raggi
"Chi ha sbagliato pagherà", così la sindaca Virginia Raggi che solo ieri annunciava entusiasta l'arrivo della delibera finale sullo stadio in aula Giulio Cesare. "Noi siamo dalla parte della legalità. Aspettiamo di leggere le carte sappiamo che alle 12 c'è una conferenza stampa della procura al momento non esprimiamo alcun giudizio – spiega – Se è tutto regolare, spero che progetto stadio possa andare avanti". Gli arresti sono scattati a una manciata di giorni dall'arrivo in aula Giulio Cesare alla maxi variante urbanistica, che dovrebbe portare al via libera definitivo per la costruzione dell'impianto nell'area di Tor di Valle. Si tratta di migliaia di cubature al di fuori del Piano regolatore generale. Un'opera a cui il M5s si era opposto in una prima fase, soprattutto per le criticità connesse al rischio esondazione dell'area e ai problemi relativi ai trasporti. Nel corso del primo anno di governo la giunta Raggi si è invece "convertita" sposando il progetto, rivisto nelle cubature complessive, diminuendo la parte destinata ad uffici e negozi.
Corruzione per lo Stadio della Roma: chi sono tutti gli arrestati
In carcere sono finiti oltre all'imprenditore Luca Parnasi, i suoi collaboratori Simone Contasta, Naboor Zaffiri, Gianluca Talone e Gianluca Mangosi. Ai domiciliari sono stati posti Adriano Palozzi, vicepresidente del Consiglio Regionale di Forza Italia, Pier Michele Civita, ex assessore regionale del Pd e Luca Lanzalone, presidente Acea e consulente per M5S sullo stadio. In tutto 27 le persone indagate, tra cui il capogruppo del Movimento 5 stelle in Campidoglio Paolo Ferrara e quello di Forza Italia Davide Bordoni.
Dg Baldissoni: "Il club As Roma non sa nulla"
"Non sappiamo ancora niente, abbiamo appreso l'accaduto questa mattina dalle agenzie" Così il dg della Roma, Mauro Baldissoni, rispondendo a chi ha chiesto un commento sull'inchiesta sulle procedure per la realizzazione del nuovo stadio della Roma. Baldissoni è da poco arrivato a Milano, nella della Lega Serie A per l'assemblea sui diritti tv ma non ha escluso di tornare presto a Roma per approfondire e seguire da vicino la questione.