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Nuova luce per la Sinagoga di Roma, che di notte resterà sempre illuminata

Quarantaquattro proiettori forniti da Acea illumineranno di notte la sinagoga di Roma esaltando le caratteristiche architettoniche dell’edificio, dalla cupola a padiglione al tamburo con le dodici finestre. Dopo il Palatino, la Piramide Cestia, piazza del Campidoglio e il Castello di Santa Severa, sul litorale, anche il tempio illuminerà le notti della Capitale.
A cura di Enrico Tata
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Foto Facebook Comunità ebraica di Roma Credits: Aron Vinci pilota MV Flying Cameras SRL
Foto Facebook Comunità ebraica di Roma Credits: Aron Vinci pilota MV Flying Cameras SRL

Nuova luce per il Tempio Maggiore. Quarantaquattro proiettori forniti da Acea illumineranno di notte la sinagoga di Roma esaltando le caratteristiche architettoniche dell'edificio, dalla cupola a padiglione al tamburo con le dodici finestre. Dopo il Palatino, la Piramide Cestia, piazza del Campidoglio e il Castello di Santa Severa, sul litorale, anche il tempio illuminerà le notti della Capitale. Per l'illuminazione Acea ha utilizzato la tecnologia a led di ultima generazione, che "permette un’ampia possibilità di impiego di ottiche di precisione utili a proiettare la luce nelle aree interessate evitando dispersione e con un notevole risparmio di energia elettrica".

Alla cerimonia di accensione erano presenti la sindaca di Roma Virginia Raggi, il rabbino capo Riccardo Di Segni, la presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello e la presidente di Acea Michaela Castelli. "L’illuminazione artistica della cupola della Sinagoga rientra in un percorso di valorizzazione della nostra Capitale che vuole mettere in evidenza gli spazi della città e della sua storia attraverso una chiave di lettura particolare", ha commentato Raggi. "Grazie alla collaborazione con Acea e a un’accurata progettazione, l’armonia dei volumi e la percezione delle ombre regalano al Tempio Maggiore e all’intero quartiere ebraico una connotazione emotiva che è parte della memoria della Capitale. Offrono a chi guarda l’opportunità di apprezzare non una vista di sfuggita, ma un’osservazione dei dettagli capace di evidenziare le architetture anche nei loro aspetti simbolici e religiosi permettendo, in tal modo, di godere appieno della bellezza di luoghi e di forme. Così Roma, facendo luce sulla storia, sarà attenta custode non solo della determinazione di un popolo che da sempre tramanda e tutela con forza la propria identità, ma anche delle emozioni che un impatto visivo tanto potente produrrà in quanti lo osserveranno”, ha concluso la sindaca.

La sinagoga illuminata da Acea
La sinagoga illuminata da Acea

La sinagoga, spiega Ruth Dureghello, è "una struttura maestosa edificata dopo trecento anni di reclusione nel Ghetto dagli ebrei romani per condividere e affermare la propria dignità e le radici storiche e culturali della nostra presenza in questa città.  Un luogo vivo che simboleggia un ebraismo che contribuisce al bene della collettività e che è parte del patrimonio artistico della città di Roma. Sono riconoscente al Comune di Roma per l'attenzione mostrata nella valorizzazione di luoghi come questi, dal grande valore culturale e religioso. Da oggi, grazie al lavoro realizzato da Acea, la luce della cupola del Tempio Maggiore si irradierà anche all’esterno: è un messaggio significativo non solo perché segue altre illuminazioni importanti di luoghi simboli della città ma anche perché contribuisce a portare luce in un momento in cui il buio del pregiudizio e dell'ignoranza si riaffacciano".

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