Il nastro giallo, posto a deturpare la fontana di piazza della Rotonda proprio di fronte al Pantheon qualche giorno fa, è stato tolto. Deve essere sembrato davvero troppo anche ai più solerti sostenitori dell'ordinanza antibivacco emanata dalla sindaca Virginia Raggi, che si preoccupa in particolar modo della tutela delle fontane storiche della capitale. Attorno al monumento una pattuglia di vigili si aggira indecisa sul da farsi. Alle comitive di turisti fanno cenni con la mano di alzarsi, accennano un incerto "stand up please". A volte quelli non capiscono, quindi rinunciano. Con i parlanti italiano sono un po' più determinati, soprattutto se stanno sorseggiando una bevanda o mangiando uno spuntino: in particolare il divieto riguardo il mangiare e il bere.
Ma il traffico nella piazza è troppo, e controllare davvero la situazione senza una bella staccionata di ferro ad impedire l'ingresso, sembra davvero impossibile. Qualcuno non ci crede che non si può mangiare una pizzetta seduti sui gradini della fontana, ma sulla base delle colonne del Pantheon sì. Si interroga sulla logica del provvedimento e ingaggia una discussione con gli agenti di servizio che, stremati dal caldo, fanno spallucce: "Che gli devo dire signora è così e basta". Si alternano i vigili attorno alla fontana, per spiegare un divieto in assenza anche di un semplice cartello: in coppia o da soli, finché fermare i torpedoni che fanno una sosta diventa un compito sovrumano e allora battono in ritirata.
Una città sull'orlo di una crisi di nervi Roma. Dove alcuni agenti in servizio in una piazza del centro storico passano il pomeriggio a non far "bivaccare" migliaia di passanti su dei gradini, che al contrario sembrano essere posti lì proprio allo scopo di sedersi e godersi uno dei luoghi più suggestivi del mondo, bevendo un coca o mangiando un gelato. Intanto le piazze di spaccio lavorano a pieno ritmo nelle periferie della città, i soldi riciclati scorrono a fiumi e stanno comprando metà del centro storico di Roma (con il sospetto che i tanti locali prestigiosi sequestrati proprio nei dintorni del Pantheon siano la punta dell'iceberg) e alcune centinaia di migranti accampati a via Vanniva e a stazione Tiburtina sono abbandonati a se stessi, perché la capitale non riesce a gestire qualche decina di persone creando un'emergenza umanitaria.