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Nettuno, arrivano i cartelli “divieto di balneazione”. Blitz di Goletta Verde: “Vergogna”

Blitz degli attivisti di Legambiente e Goletta Verde sul lungomare di Nettuno, uno dei punti più inquinati del litorale laziale e dove dalla scorsa settimana sono apparsi i cartelli di divieto di balneazione.
A cura di Valerio Renzi
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Questa mattina l'equipaggio di Goletta Verde, la barca di Legambiente che monitora la qualità delle acque di tutta la penisola denunciando l'inquinamento e premiando i mari puliti, è sbarcato sul lungomare di Nettuno (Roma). Il blitz per denunciare come, per il quinto anno consecutivo si sono registrati livelli d'inquinamento eccessivo alla foce del canale Loricina, che comportano. "un carico inquinante eccessivo che si riversa in mare".

A pochi giorni la presentazione del Dossier sulle condizioni del mare della costa romana e laziale, l'azione di questa mattina a Nettuno "dove sino alla scorsa settimana non esistevano cartelli informativi a tutela dei bagnanti che – nonostante la zona sia interdetta alla balneazione da parte delle autorità competenti – pure affollano la spiaggia, vista anche la presenza di stabilimenti balneari".

Portando in mano un grande striscione con su scritto "vergogna", gli ambientalisti hanno voluto informare "i bagnanti sui potenziali rischi dell’area a ridosso del canale". Legambiente ha chiesto poi al sindaco del comune del litorale l'azione di "dare via a un monitoraggio lungo il canale per individuare le cause di tale inquinamento, di intesa con i comuni dell’entroterra interessati dal corso d’acqua".

"Anche quest’anno il campionamento effettuato dai tecnici di Goletta Verde restituisce un giudizio di “fortemente inquinato” che evidenzia gravi carenze del sistema depurativo o la presenza di scarichi abusivi che arrivano in mare attraverso il canale Loricina – commenta Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio -. Denunciamo da tempo questa situazione e finalmente a quanto pare un primo piccolo risultato questa mattina lo abbiamo raggiunto, visto che sono comparsi i cartelli, obbligatori per legge, di divieto di balneazione di cui non c’era traccia prima".

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