Netflix annuncia ‘Baby’: serie ispirata alla storia delle baby squillo dei Parioli
Un caso di cronaca di quelli che rimangono nell'immaginario collettivo, che segnano la percezione diffusa nella società di fenomeni di costume e criminali. Parliamo delle così dette ‘baby squillo' dei Parioli, un giro di prostituzione minorile che vedeva coinvolte ragazzine ‘normali', anche di famiglie della Roma bene, e professionisti pronti a spendere centinaia di euro per fare sesso con adolescenti di 14 o 15 anni. A procurare i clienti ci pensano un ex militare e un autista, organizzatore di feste dove girano cocaina e prostitute.
Ora la storia della baby squillo dei Parioli, quella di due ragazzine che dopo le ore di lezioni in un liceo classico si prostituivano, ispirerà una serie televisiva prodotta da Netflix. Ad annunciarlo il colosso dello streaming, che dopo ‘Suburra' e la docuserie sulla Juventus, è pronto ad investire ancora in prodotti originali italiani. A firmare Baby saranno cinque autori del collettivo ‘Grams' (Antonio Le Fosse, Eleonora Trucchi, Marco Raspanti, Giacomo Mazzariol e Re Salvador), e gli scrittori Isabella Aguilar e Giacomo Durzi. L'inizio delle riprese degli otto episodi di cui sarà composta la serie è previsto per il 2018.
"Baby – si legge in una nota racconta le vicende di un gruppo di ragazzi in cerca della propria identità e indipendenza tra amori proibiti, pressioni familiari e segreti condivisi". "Netflix – si legge ancora – è entusiasta di dare espressione a voci nuove e originali che con un approccio innovativo alla narrazione renderanno la serie un caso unico e senza precedenti all'interno della piattaforma".
"Siamo orgogliosi di continuare ad investire in contenuti originali in Italia e Baby è rappresentativa dei nuovi e avvincenti programmi dei produttori di talento che amiamo. Non potremmo essere più emozionati di iniziare a lavorare a questa serie", così Erik Barmack, vice presidente delle produzioni internazionali di Netflix sulla nuova avventura.