Neonata morta dopo il parto, la mamma resta ai domiciliari: non ha risposto alle domande del gip
Silenzio assoluto. Non ha detto nulla al gip, non ha risposto ad alcuna domanda. Nell'interrogatorio di garanzia la ragazza di 30 anni accusata di aver ucciso sua figlia appena partorita in casa a Vitinia, periferia sud di Roma, non ha risposto al giudice Alessandro Arturi, che quindi ha confermato per lei gli arresti domiciliari per omicidio volontario. "Non sapevo di essere incinta, la bimba è caduta subito dopo il parto", la prima versione della donna ai carabinieri intervenuti sul posto.
A dare l'allarme è stata la madre della ragazza
Stando a quanto ricostruito dagli investigatori finora, la ragazza è rientrata a novembre dalla Germania dove viveva con il compagno. Sarebbe tornata a casa per stare vicina alla mamma, vedova da poco. Quest'ultima ha dichiarato di non sapere che la figlia fosse incinta. E' stata proprio lei, la nonna, ad avvertire il 118 e ha raccontato ai carabinieri di Ostia di aver trovato la neonata a terra in una pozza di sangue, avvolta in un asciugamano e con il cordone ombelicale ancora non reciso.
Disposta l'autopsia sul corpicino della piccola
Le cause della morte della piccola saranno accertate grazie all'autopsia disposta sul corpicino dalla Procura di Roma. Da stabilire se la piccola sia caduta oppure se sia stata maltrattata o gettata a terra dalla mamma. In testa aveva una profonda ferita e a nulla sono serviti i tentativi di salvarle la vita da parte dei medici dell'ospedale Bambino Gesù. Ieri la piccola è morta e la mamma è stata accusata di omicidio nei confronti della figlia.