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Nel Pd Roma non cambia niente? Municipio denuncia tessere comprate ‘a pacchi’. La risposta: “Falsità”

La denuncia sulla pagina Facebook del Pd del IX municipio di Roma: “Voti e tessere “un tanto al chilo”, vecchio metodo della vecchia politica che evidentemente anche il commissariamento del partito romano non è riuscito a debellare”, si legge su Facebook.  “Ancora più stupefatti ci lascia poi la decisione della commissione di garanzia di considerare regolare questa forma di tesseramento: se questo è il percorso di trasparenza che il Partito Democratico del futuro vuole percorrere, ce lo dicano per tempo perché questo è un treno da fermare immediatamente”, si legge ancora. La risposta: “Avevo le deleghe per versare le quote, sono tutte falsità”.
A cura di Redazione Roma
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Foto Facebook Pd IX Municipio
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Tredici tessere al circolo Quadraro, 28 tessere al circolo Capannelle e 24 tessere al circolo Morena Anagnina. Sessantacinque in totale, comprate tutte da una stessa persona, come riportano le ricevute: Massimiliano Baldini, dirigente del Pd romano. Il supermercato delle tessere, denunciano dal IX municipio di Roma, riapre nel Partito democratico della Capitale, i cui iscritti sono stati chiamati a votare la scorsa settimana per scegliere il segretario regionale (il più votato è stato il senatore Bruno Astorre, ex Margherita vicino a Dario Franceschini).

Sulla pagina Facebook del Pd del IX municipio di Roma è stata pubblicata la denuncia: il garante ha certificato che non c'è stato nessun iscritto fantasma, nessuna tessera falsa, ma quegli scontrini pubblicati sul web non tornano. "Voti e tessere “un tanto al chilo”, vecchio metodo della vecchia politica che evidentemente anche il commissariamento del partito romano non è riuscito a debellare", si legge su Facebook.  "Ancora più stupefatti ci lascia poi la decisione della commissione di garanzia di considerare regolare questa forma di tesseramento: se questo è il percorso di trasparenza che il Partito Democratico del futuro vuole percorrere, ce lo dicano per tempo perché questo è un treno da fermare immediatamente.  Ci aspettiamo da tutti i candidati alla carica di Segretario del Partito nel Lazio una fermissima presa di distanza dal personaggio in questione e dall’accaduto nel complesso. Ci aspettiamo dalla Commissione di Garanzia un riesame della questione. Ci aspettiamo poi da Massimiliano Baldini che fornisca al più presto delle spiegazioni convincenti del suo operato. E infine ci aspettiamo un intervento del Segretario Nazionale Maurizio Martina, che intervenga immediatamente a chiarire se il Partito Democratico è diventato davvero un supermercato delle tessere oppure se esistono ancora spiragli per fare di questo partito uno strumento utile ed efficace al servizio della vera comunità democratica nazionale", si legge ancora.

La risposta di Baldini: "Notizie prive di fondamento"

Massimiliano Baldini risponde con un post pubblicato su Facebook: "In queste ore stanno girando su Facebook e su altri social network notizie prive di fondamento che mi riguardano e mi diffamano.  Per porre fine alle polemiche interne al mio territorio, polemiche che avrebbero inficiato il risultato del Congresso del PD Lazio, ieri mi è stato chiesto dai tre Coordinatori e dai tre Tesorieri dei Circoli PD Morena, Anagnina e Cinecittà di effettuare per loro conto i versamenti delle quote del tesseramento riservate al PD Roma, oggetto di un contenzioso infinito con la tesoreria municipale. Da sempre mi viene riconosciuto un ruolo di equilibrio nel PD del VII Municipio e con questo spirito mi sono reso disponibile. Oltre alle quote da versare, ho chiesto ai tre Circoli di avere una delega scritta e la stessa è stata da loro inviata anche alla Coordinatrice Municipale.  Senza nulla da nascondere pubblico pertanto le tre deleghe con la speranza che questa polemica finisca qui.  Tutto il resto non mi riguarda e tantomeno riguarda l'Assessore Bonaccorsi. Chi attorno a questa vicenda continua a costruire fantasiosi retroscena, illazioni e falsità, non fa il bene della nostra comunità politica".

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