Nel Lazio l’indice Rt è ancora superiore a 1: la causa, i tre focolai di Roma
Il lockdown è finito, i numeri di contagi stanno scendendo, ma nel Lazio l'indice Rt è ancora superiore a 1. Il che vuol dire oltre la soglia di sicurezza. Come mai questo dato? La risposta è molto semplice: nonostante il minor numero di casi di Covid 19 nel Lazio e il numero crescente di guariti, i recenti cluster hanno portato l'indice Rt ad alzarsi. Centinaia di contagi all'IRCCS San Raffaele Pisana, il cluster nel palazzo occupato di piazza Pecile alla Garbatella, e il nuovo focolaio all'istituto religioso Teresianum di Roma, hanno fatto oltrepassare la soglia di sicurezza. Nonostante il dato che a prima vista può sembrare preoccupante, la situazione nella regione è però sotto controllo. Lo ha spiegato più volte l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato: l'indice è salito a causa dei nuovi focolai, che però sono stati prontamente individuati e isolati. I contatti diretti sono stati tutti tracciati e i cluster sono stati chiusi. Se la situazione dovesse rimanere invariata, l'indice Rt dovrebbe tornare a scendere nelle prossime settimane.
Ieri nessun caso legato a San Raffaele e Teresianum
Nella giornata di ieri non sono stati registrati nuovi casi legati al San Raffaele Pisana e al Teresianum. In tutti sono dodici i contagi registrati giovedì 25 giugno, tre a Roma. Il dato rilevante legato ai nuovi casi è nell'età delle persone che stanno contraendo il coronavirus: secondo quanto riportato da D'Amato, sono i giovani che si stanno ammalando di più dalla fine del lockdown. Nonostante questo, si è precisato però che "crescono i guariti che nelle ultime 24h sono stati 17 raggiungendo un totale complessivo di 6.354 e sono oltre sette volte il numero degli attuali positivi". E sempre ieri è arrivata un'altra buona notizia: il centro Covid dell'ospedale Bambino Gesù di Roma per la prima volta non ha pazienti. Sono stati tutti dimessi.