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Negozi al buio a Roma: strade spente dal centro alla periferia per la protesta dei commercianti

I commercianti di Roma e provincia dalle 18 alle 20 di oggi, mercoledì 2 ottobre, spegneranno le luci e abbasseranno le saracinesche di negozi e botteghe, come segno di protesta perché “il futuro del commercio è al buio”. Uniti in un fronte comune, chiedono equità sulla pressione fiscale, potenziamento del trasporto pubblico e maggiore decoro urbano.
A cura di Alessia Rabbai
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Negozi al buio a Roma. È la protesta dei commercianti che dalle 18 alle 20 di oggi, mercoledì 2 ottobre, abbasseranno le saracinesche dei loro negozi, botteghe ed attività commerciali. Dalla periferia al centro storico, da Piazza del Pantheon, via Nazionale, Rione Monti, a Tor Bella Monaca e Prenestino, tutti i quartieri della Capitale hanno aderito all'iniziativa #spegnilaluce. Un segnale forte per veicolare il messaggio "il futuro del commercio è al buio", facendo riferimento in particolare a tutte quelle piccole realtà che rischiano di scomparire a causa della concorrenza con la grande distribuzione e con la vendita online. Una mobilitazione con l'obiettivo di unire gli imprenditori in un fronte comune e creare una rappresentanza forte che nasca dal basso.

"La politica invece di agevolare e creare un equità di pressione fiscale tra grandi e piccole realtà continua a penalizzarci con varchi, ostacoli, cordoli, trasporto pubblico inefficiente, mancanza di parcheggi – ha detto il presidente delle Botteghe storiche di Roma, Giulio Anticoli, che contattato da Fanpage, ha spiegato i motivi della mobilitazione. "A penalizzarci lo scarso decoro urbano, a causa del pessimo stato dei marciapiedi, spesso danneggiati o invasi dai rifiuti che fuoriescono dai cassonetti". Un'iniziativa che hanno recepito anche i commercianti fuori Roma, come ad Anzio e Nettuno, che stasera per due ore avranno strade al buio e ad Ostia, dove a Piazza Anco Marzio le luci saranno spente. Un'idea di mobilitazione che potrebbe essere replicata in altre città. "La perdita non è solo per il commerciante che chiude, dove a pagarne direttamente le conseguenze sono le famiglie, ma per la città stessa, che perde competenze e tradizione e vede spegnersi strade".

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