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Ncc bloccano il centro di Roma: tensione e bandiera del M5s data alle fiamme

I conducenti si scagliano contro il decreto 29/1 quater che se entrasse in vigore il 1 gennaio 2019, denunciano, “cancellerebbe 80 mila aziende e creerebbe 200 mila disoccupati”. Dopo l’incontro sfumato al ministero dei Trasporti i manifestanti si sono spostati davanti al Senato bloccando diverse strade del centro della città.
A cura di Valerio Renzi
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Fumata nera al ministero dei Trasporti dove si è svolto l'ennesimo incontro tra le sigle sindacali che rappresentano gli autisti Ncc (autonoleggio con conducente) e il Governo. Così, subito dopo l'interruzione delle trattative con il viceministro Edoardo Rixi (Lega), gli autisti hanno bloccato alcune strade del centro di Roma e, dopo aver stazionato a piazza Venezia, sono ora diretti verso il Senato. I manifestanti hanno dato anche alle fiamme una bandiera del Movimento 5 stelle. "Il viceministro Rixi, nonostante abbia detto di capire la nostra posizione – spiega uno dei manifesanti – ci ha fatto capire che non riusciamo a raggiungere un accordo perché questo scontenterebbe i conducenti di taxi. E questo non lo accettiamo. Abbiamo prima bloccato piazza Venezia e Corso Rinascimento, e adesso siamo sotto al Senato e aspettiamo di essere ricevuti dalla presidente Casellati. La nostra protesta non finisce qui". Alla mobilitazione partecipano gli aderenti alla Fai, la Federazione degli autonoleggiatori aderente a Confcommercio-Conftrasporto e altre sigle sindacali.

I conducenti si scagliano contro il decreto 29/1 quater, che se entrasse in vigore come previsto il prossimo 1 gennaio "cancellerebbe 80 mila aziende e creerebbe 200 mila disoccupati" e ne chiedono la dilazione. "Esprimiamo la nostra totale insoddisfazione dopo l'incontro con il vice ministro ai Trasporti. – ha dichiarato il presidente di Anitrav Mauro Ferri –  Non va avanti la proroga della 29/1 quater, si prepara un emendamento da presentare al Senato in cui sostanzialmente verranno provincializzate le attività Ncc. Questo significa che la sede dell'impresa e la rimessa devono essere nello stesso territorio in cui e' stato rilasciato il titolo autorizzativo. A questo punto lasciamo la piazza in mano alla categoria".

Il nemico prima di tutto i tassisti, definiti "una lobby che nel 2008 senza seguire un iter parlamentare garantito dalla Costituzione, ha ottenuto una modifica alla legge quadro dei noleggiatori portando a restrizioni rigidissime nei nostri confronti". Dal canto loro i conducenti delle auto bianche denunciano aggressioni, e i sindacati dei tassisti invitano i loro aderenti a non accettare corse nel centro storico: "Stiamo facendo presente qui al ministero dei Trasporti che ci sono numerosi Ncc malintenzionati a Roma e a Milano, che salgono sui taxi con l'intenzione di danneggiare le vetture. Sulle radio girano appelli a non prendere corse da Piazza della Repubblica, a Roma, e da Piazza della Scala, a Milano. Chiediamo ai colleghi tassisti di non cedere alle provocazioni".

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