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Covid 19

Multato un bar di Roma, serviva caffè e cappuccino ai clienti nonostante l’emergenza coronavirus

I vigili ubani hanno multato il titolare di un bar di Roma, in zona Boccea, che serviva caffè e cappuccino ai clienti, nonostante l’emergenza coronavirus. Il locale era aperto al pubblico violando le disposizioni del decreto del Governo, che impone la chiusura di tutte le attività commerciali non essenziali.
A cura di Alessia Rabbai
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Caffè e cappuccino ai clienti nonostante l'emergenza coronavirus. A finire nei guai un bar romano in zona Boccea. Il titolare ha ricevuto una multa dai vigili urbani: infatti non solo ha violato il decreto del Governo, che impone la chiusura a tutte le attività commerciali non essenziali sull'intero territorio nazionale, ma, completamente aperto, stava servendo alcuni clienti, che avevano ordinato la colazione. I vigili urbani hanno sorpreso il locale operativo, durante i quotidiani controlli sul territorio, intensificati a seguito dell'emergenza coronavirus, durante il pattugliamento a tutela della salute pubblica. Lo hanno sanzionato e obbligato a chiudere immediatamente l'attività, rispettando gli altri commercianti con le saracinesche abbassate.

Oltre 700mila i controlli dei vigili urbani

Gli agenti della polizia locale di Roma Capitale hanno svolto ad oggi oltre 700 controlli dal momento in cui il presidente del Consiglio ha disposto il lockdown. Sono 650mila le verifiche effettuate per accetare il rispetto delle prescrizioni relative agli spostamenti e quelle riguardanti gli accessi nei parchi e giardini pubblici, più di 90mila le verifiche eseguite presso le attività commerciali. Sono 2400 gli illeciti riscontrati finora, con 90 violazioni registrate solo negli ultimi due giorni. "Anche in questo fine settimana la polizia locale proseguirà con controlli potenziati sul territorio, mantenendo sempre alta l'attenzione verso i comportamenti che possano mettere a rischio la salute pubblica" si legge in una nota.

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