Morto il poeta Valentino Zeichen: da 40 anni viveva in una baracca a Borghetto Flaminio

Si è spento a Roma martedì 5 luglio il poeta italiano Valentino Zeichen. L'artista si è morto in una clinica di riabilitazione dove era stato ricoverato a seguito di un ictus. Personaggio importante della cultura del ‘900 italiano, nato a Fiume nel 1938, dopo l'annessione alla Jugoslavia della città passa prima per Parma e poi si trasferisce a Roma con la famiglia.
Nella capitale va ad abitare in una baracca a Borghetto Flaminio, dove vivrà fino ai suoi ultimi giorni. Dal carattere controverso e intransigente, vivrà in uno stato d'indigenza quasi tutta la vita, compresi i suoi ultimi anni, senza nessun aiuto da parte delle istituzioni.
Zeichen si avvicina alla poesia giovanissimo, appena 18enne, influenzato dai grandi del surrealismo. L'esordio è nel 1969 sulla rivista Nuova Corrente, di cui è stato cofondatore. La sua ultima opera è un romanzo "La Sumera", edito da Fazi nel 2015.
Cordoglio anche dal presidente del consiglio Matteo Renzi: "Con la scomparsa di Valentino Zeichen si spegne una delle voci più acute e nitide della poesia italiana. Un uomo mite, protagonista fuori dagli schemi della scena culturale, sempre un passo indietro e sempre un passo oltre. Ci mancherà molto".