Morte di Sestina Arcuri, sequestrati i vestiti sporchi di sangue del fidanzato Andrea Landolfi
I carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifiche hanno sequestrato i vestiti sporchi di sangue di Maria Sestina Arcuri e del fidanzato Andrea Landolfi. Continua a ritmo serrato il lavoro degli investigatori, che stanno indagando sulla morte della ventiseienne originaria di Nocara, in provincia di Cosenza, deceduta tragicamente a seguito di una caduta dalle scale nell'abitazione della nonna di lui a Ronciglione, nel Viterbese, la notte tra il 3 il 4 febbraio scorso. Gli investigatori hanno svolto un nuovo sopralluogo dentro casa di via Papirio Serangeli, e hanno portato via nuovi reperti da sottoporre ad esame, come disposto dal procuratore Franco Pacifici. Si tratterebbe proprio di alcuni capi d'abbigliamento che la coppia indossava la sera in cui sono accaduti i drammatici fatti, in particolare, un paio di jeans, una t-shirt, un paio di stivaletti e una felpa di Andrea. Sui vestiti gli investigatori hanno trovato macchie rosse, presumibilmente di sangue, che dovranno essere oggetto di ulteriori accertamenti. Per la morte di Maria Sestina Arcuri è indagato il fidanzato trentenne con l'accusa di omicidio volontario. Due giorni fa si è svolta l'udienza del Tribunale del Riesame, in occasione della quale il pm ha chiesto ai giudici l'arresto di Andrea Landolfi, dopo il rigetto del gip di Viterbo. La decisione sulla misura cautelare arriverà nei prossimi giorni.
I risultati dell'autopsia sul corpo di Maria Sestina Arcuri
I risultati emersi dall'autopsia svolta sulla salma di Maria Sestina Arcuri non combaciano con una caduta accidentale dalle scale, come sostiene invece il fidanzato. "La relazione medico legale esclude un rotolamento sia da parte di entrambi, che un rotolamento di Sestina da sola – ha spiegato, contattato da Fanpage, l'avvocato della famiglia Arcuri, Vincenzo Luccisano – Si tratta di un quadro lesivo determinato da una ‘caduta con dall'alto in accelerazione'". E ha aggiunto: "Questo vuol dire che c'era un certo dislivello tra il punto di caduta e il punto d'impatto, che è stata la testa". Poi, ha riassunto quanto emerso dagli accertamenti svolti dal medico legale: "La nuca nella parte occipitale, si è completamente frantumata e la caduta ha determinato anche una frattura della struttura encefalica – ha detto il legale – Sestina aveva il cranio distrutto e una contusione lembo-sacrale. Ma sono state le gravissime ferite alla testa che ne hanno determinato la morte".