Morte di Sestina Arcuri, la nonna del fidanzato indagato per omicidio: “Li ho visti cadere”
"Ho visto Andrea e Sestina cadere insieme dalle scale ma non si sono fatti niente" ha detto Mirella Iezzi, la nonna di Andrea Landolfi, il 30enne romano amante del pugilato, indagato per omicidio per la morte della fidanzata lo scorso 6 febbraio. In un'intervista esclusiva a ‘La vita in diretta', la donna ha raccontato la sua testimonianza della tragica sera in cui sono accaduti i fatti nella casa in via Papirio Serangeli a Ronciglione, nella quale il nipote con la compagna stavano trascorrendo il fine settimana. "Non li ho sentiti né litigare né ridere quella sera, ma parlavano tranquillamente, come se scherzassero" ha detto. Sestina poi, secondo il racconto della donna, "è andata in camera da letto e Andrea gli è rimasto vicino, vigile tutta la notte". Il motivo per il quale la caduta è avvenuta alle 2 e solo alle 6 è stata chiamata l'ambulanza non è chiara: "La mattina non c'ero, mi sono fatta portare da mio cognato al pronto soccorso a Roma". La donna ha spiegato di aver lasciato i due ragazzi soli dopo la caduta "perché ho visto che entrambi stavano bene, che non si erano fatti niente". Secondo le dichiarazioni della nonna di Andrea i due una parte importante di quella notte l'hanno trascorsa da soli, con il bambino che dormiva. Sestina è arrivata all'ospedale Belcolle di Viterbo la mattina del 4 febbraio, già in coma e con un trauma cranico, con il sangue che le usciva dal naso e dalle orecchie. Sottoposta a un delicato intervento chirurgico, è deceduta due giorni dopo. Ai carabinieri Andrea Landolfi ha raccontato che i due stavano rientrando a casa della nonna intorno alle 2, quando sarebbero scivolati cadendo dalle scale insieme.
Andrea Landolfi indagato per omicidio volontario
Andrea Landolfi, il fidanzato di Sestina Arcuri, è stato indagato per omicidio volontario, "un atto dovuto" ha spiegato Luca Cococcia, il legale difensore del 30enne, per rendere possibile alla procura di svolgere accertamenti necessari per stabilire le dinamiche dell'accaduto. A breve arriveranno i risultati degli esami autoptici che chiariranno cosa abbia provocato la morte della 26enne di Nocara e la natura delle lesioni presenti sulla testa e sul volto, per capire se siano compatibili con l'urto sui gradini delle scale. I risultati del sopralluogo dei Ris serviranno invece a ricostruire la dinamica dell'accaduto. "Andrea sta malissimo, è come se fosse diventato vedovo – ha detto la nonna – non è un assassino".