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Morte Cranio Randagio, ragazzi presenti al party confermano: “Anche coca e anfetamina”

Continuano le indagini sulla morte di Cranio Randagio, la giovane promessa del rap italiano morto sabato scorso alla Balduina dopo una festa con amici. Ascoltati altri ragazzi presenti al party: hanno confermato il consumo di anfetamine e cocaina. Nei prossimi giorni i funerali in forma privata.
A cura di Va.Re.
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Continuano le indagini sulla morte di Cranio Randagio, il nome d'arte di Vittorio Bos Andrei, il 22enne promessa del rap deceduto in un appartamento di amici alla Balduina nella notte tra il 12 e il 13 novembre. Ascoltati dagli inquirenti, guidati dall'ispettore Claudio Cacace del commissariato di Monte Mario, altri giovani presenti alla festa, che hanno sostanzialmente confermato quanto detto dai due padroni dell'abitazione, aggiungendo con certezza che circolava anche cocaina e anfetamina.

Si aspetta così l'esame tossicologico sul corpo di Vittorio, per stabilire se come ipotizzato sia stato davvero un mix tra droga e alcol a stroncarlo, visto che l'autopsia ha escluso qualsiasi anomalia cardiaca congenita. Undici i ragazzi individuati al party, uno avrebbe precedenti per spaccio. Ancora da chiarire cosa sia accaduto tra le 14.00 di sabato mattina, quando hanno tentato di svegliare Cranio, e le 15.05 quando è stata chiamata l'ambulanza.

Ieri la camera ardente al Policlinico Gemelli: nella piccola stanza stretti nel dolore i familiari, a cominciare dalla madre Carlotta e i due fratelli minori, la fidanzata di Vittorio e tanti amici. I funerali si terranno nei prossimi giorni in forma che è stato comunicato sarà strettamente privata.

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