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Morso da una vipera a Civitavecchia, salvo un agricoltore di 71 anni

Un agricoltore di Civitavecchia è stato morso a un dito da una vipera ma all’ospedale San Paolo non hanno il siero. In aiuto alla vittima del rettile è arrivata la polizia stradale che ha organizzato una staffetta tra due auto di servizio: gli agenti passandosi a metà strada il medicinale. Tuttavia non è stato necessario somministrare il medicinale.
A cura di Alessia Rabbai
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Foto di Guido Baldi
Foto di Guido Baldi

Si accorge di essere stato morso a un dito da una vipera mentre lavorava in campagna, corre al pronto soccorso dell'ospedale San Paolo che però non ha il siero. E' successo mercoledì sera a un anziano contadino di Civitavecchia che è stato protagonista di una vicenda che si è conclusa con il lieto fine. In aiuto all'uomo sono intervenuti gli agenti della polizia stradale che con una staffetta si sono passati il prezioso medicinale a metà strada, prendendolo dal Policlinico Gemelli di Roma e facendolo arrivare a destinazione in ospedale. Fortunatamente, a seguito di controlli ematici sul paziente, non è stato necessaria la somministrazione del siero. Secondo le informazioni ricevute, la vittima del rettile sta bene e si trova in osservazione presso la corsia di Medicina del nosocomio della città sul litorale nord della provincia di Roma.

Morso da una vipera

L'ospedale San Paolo ha confermato a Fanpage.it quanto detto dall’agricoltore ma ha anche spiegato che, come da protocollo, solo tre centri antiveleno nel Lazio possono avere il siero antivipera e che all'arrivo dell'uomo, i medici hanno attivato tutte le procedure previste. Pronto l'intervento degli agenti di stanza al nosocomio, del distaccamento del Commissariato, hanno avvertito i colleghi della polizia stradale di Ladispoli-Cerveteri. Grazie a una staffetta di due auto di servizio chiamate “pantere” gli agenti si sono incontrati all'intersezione della Roma-Fiumicino con l'A12 Roma-Civitavecchia e hanno fatto arrivare il medicinale in ospedale quasi subito. Tuttavia la Asl spiega che "Il siero non è stato somministrato al paziente perché non ce n'è stato il bisogno". Non sempre infatti – secondo quanto scrive in una nota la Asl – è necessario questo intervento che, se inutile, potrebbe risultare più pericoloso del morso stesso".

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