Monterotondo, il ministro Giulia Bongiorno: “Un abbraccio a Deborah, che soffre ancora”
"La violenza domestica non è una violenza minore, eppure troppe volte viene tollerata per anni. Un abbraccio a Deborah che soffre ancora". Così su Twitter il ministro per la Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno, commenta il caso di Monterotondo, provincia di Roma, dove Deborah Sciacquatori, 19 anni, ha ucciso con una coltellata il papà violento. La ragazza, indagata per eccesso di legittima difesa, è tornata in libertà su richiesta dei pm. I funerali del padre, Lorenzo Sciacquatori, si terranno giovedì alle 14,30 nella chiesa di Santa Maria del Carmine, a Monterotondo Scalo. Ad annunciarlo una locandina funebre affissa su un muro del paese.
Sulla vicenda è intervenuta anche la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, che su Facebook ha commentato così la vicenda: "Ottima notizia. Torna libera Deborah, la giovane ragazza che per difendere se stessa e sua madre ha ucciso il padre violento. Un abbraccio a lei in questo momento difficile e l'augurio di una vita più felice di quella avuto fin ora a causa di un padre che faceva abuso di alcol e droga. Le istituzioni dovrebbero fare di più contro le dipendenze, che portano sempre a situazioni drammatiche, anche se qualcuno prova sempre a minimizzare, soprattutto quando si parla di droga". Intanto la preside della scuola che frequenta la 19enne ha detto che tutti i professori e i compagni sono pronti ad accogliere la ragazza a braccia aperte: "Deborah è una studentessa responsabile presente impegnata che ha un traguardo quello dell'esame di stato a cui teneva tanto sicuramente tiene tanto e che dovrà conseguire questo è il nostro impegno più forte".