Monterotondo, Deborah Sciacquatori è libera: riconosciuto eccesso colposo di legittima difesa
Deborah Sciacquatori è libera. La procura ha ritenuto che la ragazza non avesse necessità di nessuna misura cautelare in carcere ed è stato emesso in mattinata il decreto di liberazione. Il reato che si figura al momento è di eccesso colposo di legittima difesa. Tuttavia, secondo quanto appreso, ci sono elementi per valutare la legittima difesa cosiddetta ‘pura'. Ciò che è emerso fin da i primi momenti dopo i drammatici fatti di domenica scorsa 19 maggio è che quello della giovane sia stato un gesto compiuto per difendere la madre e la nonna invalida dall'aggressione del padre Lorenzo, 41enne disoccupato e alcolizzato. Considerata l'aggressione del padre e gli episodi pregressi nel tempo compiuti dall'uomo nei confronti della famiglia, il pubblico ministero e il procuratore avevano deciso da subito che non fosse necessario metterla in carcere ma agli arresti domiciliari, a casa di una zia a pochi metri dall'abitazione in cui Deborah viveva con la famiglia. Intanto si attendono gli esami dell’autopsia svolta sulla salma, come disposizione dell'autorità giudiziaria.
Lorenzo Sciacquatori aggredisce la famiglia
Erano circa le ore 4,50 di mattina quando Lorenzo Sciacquatori, il papà di Deborah, dopo aver trascorso fuori casa la notte a ubriacarsi, è rientrato dalla sua famiglia prendendo a calci e pugni la porta. Ad aprire all'uomo è stata la compagna, subito ad aggredita. Una lite che è andata avanti per diverse ore. Poi, l'uomo ha chiesto alla compagna di andargli a comprare da bere, ma senza calmarsi. Deborah e la nonna erano chiuse in una stanza. Poco dopo nell'abitazione è arrivata anche la zia di Deborah e sorella di Lorenzo, che ha cercato di calmarlo e farlo ragionare. Le quattro donne stavano cercando di scappare di casa, spaventate dalla collera dell'uomo, Deborah era ancora in pigiama. Sono uscite dal palazzo lui le ha inseguite gridando:“Dovete rientrare, sono io che decido”. Poi ha strattonato la madre e la compagna.
Deborah uccide il padre violento
Deborah vedendo che il padre stava picchiando la madre ha cercato di difenderle e di difendersi, la ragazza ha sferrato dei colpi e dei pugni colpendolo con tutta la forza che aveva. Mentre cercava di difendere la madre la giovane sicuramente aveva in mano un coltello che faceva parte della collezione del nonno deceduto. La lama è entrata sotto all’orecchio, provocandogli una forte emorragia. L’autopsia valuterà quanto hanno influito anche i pugni sferrati dalla figlia.