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Molotov contro un commissariato, la Procura indaga per terrorismo. Si segue la pista ultrà

Continuano senza sosta le indagini per trovare il responsabile che, nella serata dello scorso 15 dicembre, ha lanciato una bomba incendiaria contro un furgone della Polizia di Stato parcheggiato all’esterno del commissariato Prati, a Roma. La Procura della Capitale ha aperto un fascicolo contro ignoti per terrorismo, mentre prende sempre più corpo la pista degli ultrà.
A cura di Valerio Papadia
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Si continua ad indagare senza sosta per riuscire ad assicurare alla giustizia il responsabile che, nella serata di venerdì 15 dicembre, ha lanciato una bomba incendiaria, una cosiddetta molotov, contro il commissariato Prati della Polizia di Stato, a Roma. La Procura della Capitale, che indaga sulla vicenda, coordinando il lavoro del commissariato e della Digos, ha aperto un fascicolo contro ignoti per terrorismo. Nelle ultime ore prende sempre più corpo la pista ultrà, vista la vicinanza del commissariato con lo Stadio Olimpico e, quindi, il coinvolgimento dei poliziotti del Prati nelle manifestazioni sportive che si svolgono nella struttura. Gli inquirenti non escludono nemmeno la pista anarchica.

Intanto si lavora molto sulle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza. Sono le 21.30 di venerdì 15 dicembre quando all'esterno del commissariato Prati in via Ruffini, non molto lontano da piazza Mazzini, arriva un uomo a bordo di uno scooter, con il volto completamente coperto da un casco integrale: l'uomo, prima di dileguarsi a bordo del ciclomotore, lancia una molotov contro un furgone della polizia parcheggiato all'esterno del commissariato. Per fortuna l'episodio non ha fatto registrare nessun ferito.

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