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Militare di 29 anni si suicida in metro con un colpo di pistola: il gesto forse per motivi familiari

Si tenta di capire cosa abbia spinto il militare di 29 anni, padre di un bambino di tre anni, a togliersi la vita con la pistola d’ordinanza all’interno del bagno della stazione Barberini della metro A mentre era di servizio. All’origine forse una difficile situazione familiare.
A cura di Valerio Renzi
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Umberto D'Andria aveva solo 29 anni. Il caporalmaggiore dell'Esercito, assegnato al Reggimento Bersagliari in servizio con la missione Strade Sicure nelle strade di Roma, ieri ha detto ai commilitoni che andava in bagno. Qui, all'interno della stazione Barberini della metro A, ha slacciato la fondina e si è sparato un colpo alla testa con la pistola d'ordinanza. Originario di Taranto lascia la moglie e un bimbo di tre anni.

I rilievi sono andati avanti fino al pomeriggio inoltrato, e la stazione ha riaperto solo in serata. La scientifica è intervenuta sul luogo del suicidio mentre i filmati delle telecamere di video sorveglianza venivano acquisiti dagli inquirenti, che mostrano il 29enne entrare nel bagno da solo. Qui lo hanno trovato i suoi compagni dopo aver forzato la porta: è stato subito chiaro che per lui non c'era più nulla da fare.

Ora si tenta di capire cosa abbia spinto il giovane caporalmaggiore a togliersi la vita. All'origine del gesto ci sarebbero delle ragioni di origini familiare. Per i commilitoni sarebbe stato un fulmine a ciel sereno: se Umberto ultimamente aveva dei problemi nessuno si aspettava che si togliesse la vita.

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