Michele e Matilde, i bimbi che hanno portato i fiori sul luogo dell’omicidio del carabiniere
Due bambini sul luogo in cui è stato ucciso a coltellate nella notte il vice brigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega. Tra le mani un mazzo di fiori bianchi, raccolti in una carta viola, si sono avvicinati intorno a mezzogiorno sulla scena del delitto, accompagnati dal papà. Si chiamano Michele e Matilde e abitano nel quartiere. I militari di sorveglianza li hanno visti, e, con il sorriso, seppur travolti dal dolore per la perdita improvvisa e violenta del loro collega, hanno permesso che si avvicinassero. Poi, con un gesto calmo e gentile, hanno sollevato le transenne che circondano la macchia di sangue sull'asfalto per farli passare. I due bimbi, di sette e undici anni, sono saliti sul marciapiede, seguendo le indicazioni dei carabinieri che gli hanno spiegato dove poter passare. Con le loro manine hanno lasciato il mazzolino a terra, ai piedi di una saracinesca abbassata, un gesto d'affetto e ringraziamento per Mario, il carabiniere ucciso per difendere lo Stato e i cittadini. Papà Francesco, 48 anni, ha spiegato all'Adnkronos perché ha deciso di portarli lì, durante una calda mattinata di un venerdì di luglio: "Abitiamo in zona, voglio che i miei figli capiscano quello che succede in città e nella vita, che ci sono persone che perdono la vita per tutelarci".
Carabiniere ucciso a coltellate a Roma
I drammatici fatti che hanno scosso la Capitale sono accaduti dopo le ore 3 questa notte, quando Mario Cerciello Rega, vice brigadiere dei carabinieri della Stazione di piazza Farnese, si trovava in servizio di pattuglia insieme a un suo collega per le strade della Capitale. Il militare è intervenuto in via Pietro Cossa, a Prati, per fermare due malviventi che poco prima avevano rubato una borsa in piazza Mastai, a Trastevere. Ma durante l'operazione è stato ferito a morte da otto coltellate, delle quali una lo ha raggiunto al cuore. Il collega, lievemente ferito, ha dato l'allarme, richiedendo l'intervento immediato di un'ambulanza, dopo essersi reso conto delle condizioni di salute di Mario, che sono parse fin da subito gravissime. Nonostante la disperata corsa all'ospedale Sant'Andrea, il militare è deceduto poco dopo.