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Meloni: “Donna aggredita da nigeriano perché leggeva mio libro”. Ma alla polizia non risulta

Una donna sarebbe stata aggredita da un nigeriano mentre era seduta sui sedili delle banchine della stazione Termini di Roma in attesa della metropolitana. Secondo quanto riferito dalla presunta vittima, sarebbe stata aggredita perché leggeva un libro di Giorgia Meloni e Alessandro Meluzzi sulla ‘Mafia Nigeriana’. Alla polizia e ai carabinieri, interpellati in merito, non risultano episodi simili accaduti, come ha riferito la donna, giovedì alla stazione Termini.
A cura di Enrico Tata
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Il post pubblicato ieri da Giorgia Meloni su Facebook
Il post pubblicato ieri da Giorgia Meloni su Facebook

A Roma una donna sarebbe stata aggredita da un nigeriano perché stava leggendo il libro di Giorgia Meloni e Alessandro Meluzzi sulla ‘Mafia Nigeriana'. Ai carabinieri e alla polizia, però, non risultano episodi simili. Il fatto sarebbe accaduto giovedì 23 maggio e la vittima ha raccontato con queste parole, a una giornalista de Il Tempo, la presunta aggressione: "A un tratto, non riesco ancora a capacitarmi perché è successo tutto velocemente, sono stata assalita da un uomo di colore. Dopo avermi strappato violentemente dalle mani il libro ha iniziato a insultarmi, dicendomi, tra le tante offese, anche ‘italiana di merda'. Poi ha iniziato a percuotermi, colpendomi sulla fronte, sulla nuca e sul naso. Per pura fortuna sono riuscita in qualche modo a ripararmi da ulteriori colpi". Quando sarebbe stata aggredita, la donna, sempre stando al suo racconto, era seduta sui sedili della banchina della stazione Termini in attesa della metropolitana. "Se sono viva lo devo a una guardia giurata che appena ha percepito che si trattava di una cosa seria mi ha aiutato". Secondo la versione della vittima, il nigeriano sarebbe stato fermato dalle forze dell'ordine, ma rilasciato dopo due ore. In seguito all'aggressione, la donna donna sarebbe andata in ospedale e i medici le avrebbero diagnosticato un "lieve trauma facciale, lieve trauma cerebrale e varie ecchimosi" con una prognosi di cinque giorni. Sulla vicenda è intervenuta anche la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, che ha commentato con un post su Facebook e una nota ufficiale:

"Sconcertante! Botte, insulti, minacce: così un nigeriano ha pestato una donna italiana in metropolitana a Roma perché “colpevole” di leggere “Mafia Nigeriana”. Assurdo che il delinquente sia stato subito rilasciato. Solidarietà e auguri di pronta guarigione alla signora aggredita. Finora la mafia nigeriana ha potuto contare sull'omertà e sul silenzio dei media e della politica ma ora grazie a Fratelli d’Italia non è più così. Non daremo scampo a questi criminali e continueremo a batterci in ogni sede per fermare ogni mafia in Italia, compresa quella nigeriana che tanto imbarazza i buonisti".

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A polizia e carabinieri non risulta nulla

La questura di Roma, contattata due volte, ha riferito di non aver notizie in merito all'aggressione. Sicuramente non è stata aperta alcuna scheda sull'episodio, non è stata presentata denuncia e non risultano interventi dei poliziotti per un caso come quello descritto dalla vittima. "Forse sono intervenuti i carabinieri", ha suggerito la polizia. Ma il Comando provinciale dei carabinieri ha affermato di non aver effettuato interventi simili alla stazione Termini di Roma. Anche gli agenti della polizia locale di Roma Capitale, interpellati in merito alla vicenda, non hanno riscontri.

Il legale della presunta vittima dell'aggressione è Marco Valerio Verni, che difende anche la famiglia di Pamela Mastropietro nel processo sulla morte della 18enne a Macerata: "Se fosse il caso, vaglieremo anche la richiesta dell'aggravante a sfondo razziale o nazionale". Contattato da Fanpage.it, il legale ha detto di essere impegnato proprio nel processo Mastropietro e di non avere quindi tempo per discutere dell'aggressione in metropolitana.

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