Mc Donald’s a Terme di Caracalla, la procura apre un’inchiesta: “Violate le norme del paesaggio”
Violazione di beni paesaggistici. È il reato su cui indaga la procura di Roma rispetto al Mc Donald's alle Terme di Caracalla. L'inchiesta è aperta, ma nessun nome compare ancora nel registro degli indagati. Come riporta La Repubblica, sotto la lente d'ingrandimento degli investigatori sarebbe finito l'iter amministrativo che ha dato il via libera al cantiere per costruire un franchising del celebre fast food. Un edificio pensato tra viale delle Terme di Caracalla, via Guido Baccelli e via Antoniniana: un'area di 10mila metri quadrati, il vivaio di proprietà di Eurogarden, in cui dovrebbe sorgere un ristorante di 800 metri quadrati, con 250 posti a sedere. A svolgere gli accertamenti i carabinieri del Nucleo tutela beni culturali.
Le indagini
Gli inquirenti stanno verificando i due pareri contrastanti del Ministero dei Beni Culturali. Il primo a luglio 2018 quando l'ex soprintendente Francesco Prosperetti ha dato parere favorevole al progetto, grazie al quale il colosso americano ha potuto iniziare i lavori, ma una provvedimento di revoca in autotutela successivo del direttore generale della Direzione archeologia, belle arti e paesaggio, Gino Famiglietti ha fermato il cantiere, che è stato posto sotto sequestro. L'area dov'è prevista la costruzione del ristorante sarebbe infatti sottoposta a vincoli.
Bloccato il progetto del Mc Donald's alle Terme di Caracalla
Il progetto di costruzione del Mc Donald's alle Terme di Caracalla è al momento è sospeso dopo lo stop dei Beni Culturali, che hanno bloccato il cantiere a fine luglio scorso. McDonald's ha ricorso al Tar, dichiarando di aver " regolarmente svolto tutte le procedure amministrative, ottenendo dagli enti competenti tutte le autorizzazioni e i nulla osta necessari e previsti per la riqualificazione in oggetto".