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Maxi blitz della Finanza, 50 narcotrafficanti arrestati: “Pestaggi e violenze per estorcere soldi”

Maxi blitz all’alba della Guardia di Finanza, 50 narcotrafficanti arrestati. L’operazione, richiesta dalla Direzione Distrettuale Antimafia, è ancora in corso e sta interessando tre diverse Regioni: Calabria, Sicilia e Lazio. Sono cinquanta le persone finite in carcere, accusate di rifornire di droga le piazze di spaccio della capitale. Una è ai domiciliari.
A cura di Natascia Grbic
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È una delle operazioni più imponenti messe in campo dalla Guardia di Finanza di Roma: 400 agenti in campo per sgominare una banda che tiene in mano le redini dello spaccio di tutta Roma, con il supporto di elicotteri e unità cinofile. Cinquanta persone sono finite in carcere, mentre a una sono stati dati gli arresti domiciliari. L'operazione, chiamata "Grande Raccordo Criminale", è ancora in corso in Lazio, in Calabria e in Sicilia: richiesta dalla Direzione Distrettuale Antimafia, è arrivata alla fine di una lunga indagine che ha permesso di individuare decine di persone, tutte sospettate di appartenere a un'organizzazione criminale specializzata nel traffico di sostanze stupefacenti. Sarebbero state loro, secondo l'accusa, a rifornire la maggior parte delle piazze di spaccio della capitale. Anche se il loro ruolo non era solo quello di semplici fornitori.

Operazione "Grande Raccordo Criminale", picchiatori per riscuotere crediti

Violenze, pestaggi e minacce. Chi aveva messo in piedi questo sodalizio criminale si sarebbe servito di una ‘banda di picchiatori' per riscuotere i crediti maturati nelle varie piazze di spaccio: un deterrente per chi si metteva in affari con loro, un messaggio molto chiaro e un invito a "non sgarrare". La banda, che aveva il compito di rifornire di droga tutta Roma, si snodava in tre diverse Regioni: Lazio, Calabria e Sicilia. Segno che la regia di tutto non era solo nella capitale, che pure era il fulcro dell'attività della presunta organizzazione criminale. L'operazione è ancora in corso, maggiori dettagli saranno forniti dalla Guardia di Finanza stessa nel corso della giornata.

Roma, il problema dello spaccio nella capitale in mano alle organizzazioni criminali

Lo spaccio a Roma sta diventando un problema di portata enorme. È ormai chiaro che nella capitale la gestione delle piazze è in mano alla criminalità organizzata, che si arma e agisce tramite atti violenti e intimidazioni. Gli ultimi vertici in Prefettura sono stati dedicati proprio a questo, soprattutto dopo quanto avvenuto nel quartiere di Centocelle con l'incendio de La Pecora Elettrica, i cui colpevoli non sono stati ancora individuati. Ma se i responsabili non hanno ancora un nome, in tanti puntano il dito verso la stessa direzione: quella delle piazze di spaccio del quadrante di Roma Est, che vogliono che alcune strade dei quartieri rimangano al buio. A tutti i costi.

Raggi: "Istituzioni unite contro criminalità e violenza"

La sindaca di Roma Virginia Raggi si è complimentata con le forze dell'ordine per il blitz compiuto questa mattina. "Grazie alla Guardia di finanza e alla Procura di Roma per la maxi operazione, con 51 arresti, contro un'organizzazione che inondava di droga la nostra città. Le istituzioni sono unite per combattere criminalità e violenza".

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