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Maurizio massacrato di botte in metro per una sigaretta, gli aggressori condannati a 17 e 20 anni

I tre ragazzi condannati volevano uccidere il 37enne solo perché aveva chiesto loro di non fumare una sigaretta. L’accusa a loro contestata è di tentato omicidio. L’episodio avvenne il 18 settembre del 2016.
A cura di Enrico Tata
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Diciassette e quattordici anni di carcere. Queste le condanne per Antonio S., Luigi R. e Gennaro R., accusati di aver picchiato brutalmente Maurizio Di Francescantonio su un vagone della metropolitana di Roma. Volevano ucciderlo, solo perché aveva chiesto loro di non fumare una sigaretta. L'accusa a loro contestata è di tentato omicidio. L'episodio avvenne il 18 settembre del 2016.

"Il pestaggio non finiva mai.Siamo saliti sulla metropolitana a Termini per recarci a Tivoli. A un certo punto Maurizio si è accorto di qualcosa: un tipo strano, appoggiato alla parete del vagone, che fumava", raccontò la mamma della vittima, Elena, 60 anni, alle telecamere di Fanpage.it. "Gli ho solo detto che non si poteva fumare dentro la metro, non pensavo fossero delinquenti. Poi ho visto che non ci si poteva ragionare e mi sono allontanato", ha raccontato il 37enne Maurizio, che fu operato d'urgenza al Policlinico Umberto I di Roma. "Trauma cranico, emorragia cerebrale, frattura squama del temporale bilaterale a sinistra, compressione meningea e frattura sfenoide", fu il referto dei medici.

I tre ragazzi erano imbottiti di droghe

Secondo il gip che convalidò l'arresto dei ragazzi  "entrambi picchiavano con furia la vittima, la colpivano ripetutamene con violenti calci alla testa mentre la persona offesa era a terra riversa, nonché in ragione del fatto che entrambi hanno perseverato in questa condotta continuando a sferrare calci, non riuscendovi solo grazie all’intervento dei presenti". Altrimenti, i ragazzi avrebbero continuato "a sferrare colpi alla vittima che versava in condizione di assoluta debolezza (si era già accasciata a terra esanime)". I responsabili dell'aggressione erano arrivati a Roma da Caserta per trascorrere la serata in una discoteca dell'Eur. Confessarono di aver assunto droghe pesanti.

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