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Matteo Salvini inaugura il tour estivo a Sabaudia e legge un epitaffio fascista

Matteo Salvini ha inaugurato l’Estate italiana tour a Sabaudia, dove ha parlato di governo, Tav ed equilibri con il M5s. E, a un certo punto, si è interrotto per leggere un epitaffio sulla Torre Civica illuminata nella piazza comunale: “Benito Mussolini capo del governo…, non vado avanti, mi arrestano, mi mettete nei guai”.
A cura di Natascia Grbic
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È cominciato con la lettura di un epitaffio fascista il tour estivo del ministro dell'Interno Matteo Salvini, l'Estate italiana tour. Mentre nella piazza comunale di Sabaudia parlava di equilibri di governo, Tav e dissidi con il M5s, le campane della Torre Civica del municipio hanno iniziato a suonare, attirando la sua attenzione. E lì ha interrotto il comizio per leggere l'epitaffio risalente all'epoca fascista che campeggia sulla Torre: "Benito Mussolini capo del governo…, non vado avanti, mi arrestano, mi mettete nei guai", ha detto. "È una testimonianza storica ma noi guardiamo avanti". Difficile dire se Matteo Salvini abbia preparato questo piccolo sketch o meno. Fatto sta che non ha rinunciato a lanciare una frecciatina  all'ex presidente della Camera dei deputati: "Come mai la Boldrini non ha ancora abbattuto questa torre?". La scritta sulla Torre Civica è stata voluta da Mussolini per celebrare la bonifica pontina e la fondazione di Sabaudia.

Le citazioni di Mussolini usate da Matteo Salvini

"Tanti nemici, tanto onore", "Chi si ferma è perduto", "Tireremo dritti", "Me ne frego", "Mussolini ha fatto cose buone, come le pensioni e le bonifiche", ecc… Non è la prima volta che Matteo Salvini (non è dato capire se volontariamente o meno)  cita il Duce. Ha fatto molto scalpore quando, al termine del tour elettorale in Emilia Romagna, si è affacciato dal balcone comunale di piazza Saffi a Forlì. Proprio lì, infatti, Mussolini tenne diversi discorsi e sempre lì furono appesi i cadaveri di alcuni partigiani catturati dai nazifascisti. Adesso Mussolini rientra di prepotenza anche nel suo tour estivo. Forse un caso, forse no. Ma nessuno, tra le persone che lo acclamano, sembra provare fastidio.

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