Marino ancora nei guai, ristoratori smentiscono le note spesa: “A cena con la famiglia”
I guai per Ignazio Marino sembrano non finire mai e la mossa di pubblicare online tutti gli scontrini e le note spese sostenute con i soldi di Roma Capitale, rischia di essere un boomerang. Il polverone alzatosi dopo il viaggio a Philadelphia al seguito di Papa Francesco non accenna ad abbassarsi: prima il pontefice che dice di non sapere cosa ci facesse Marino negli States, poi le accuse dell'opposizione di aver mentito su chi avesse pagato la trasferta. Di ieri poi la notizia dell'apertura di un fascicolo in Procura dopo gli esposti di Movimento 5 Stelle e Fratelli d'Italia. Il Campidoglio promette querele e l'assessore Sabella spiega come l'apertura del fascicolo sia solo "un atto dovuto". Ma intanto come Marino spende i soldi delle casse del comune continua a riempire pagine di giornali e minutaggio dei telegiornali.
La versione dei ristoratori su quelle cene
Così su la Repubblica il titolare della Taverna degli amici in piazza Margana smentisce che il sindaco il 27 dicembre del 2013 fosse a cena con un rappresentante della World health organization, così come recita la nota spesa, ma afferma invece che fosse con la moglie: " "Il 27 luglio 2013? Con la moglie. Era con la moglie, come no… Marino è venuto qui una sola volta. Mi ricordo pure quello che ha preso. Il vino mi ricordo. Una bottiglia da 55 euro. Era uno Jermann vintage tunica". Se c'è una spesa intestata al Comune, ci dovrebbe essere anche una fattura. Dovrei vedere la ricevuta. Fammela vedere. Ecco il vino: 55 euro. Coperto per due, è scritto sulla prima riga della fattura. E l'unica volta che ho visto Marino in questo ristorante era con la moglie, era seduto a quel tavolo là".
Una testimonianza del tutto simile viene resa da un ristoratore nei pressi di via Veneto ai cronisti del Tg4 che registrano tutto con una telecamera nascosta. Il ristoratore nega che quella cena del 26 dicembre 2015 fosse stata offerta a rappresentanti della stampa estera per illustrare le iniziative dell'amministrazione, affermando al contrario che il sindaco si trovasse con la famiglia.
M5S: "Marino sbugiardato si dimetta"
Torna all'attacco il Movimento 5 Stelle: "Dopo l'apertura del fascicolo da parte della Procura sulle spese del sindaco e le smentite da parte del ristoratore sulle sue dichiarazioni scritte, invitiamo Marino a dimettersi. Non lo riteniamo degno di ricoprire la carica di sindaco della città di Roma. Invitiamo l'Istituzione Capitolina a non assumere più iniziative, né a diramare comunicati a difesa di Ignazio Marino".