3.973 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Maria Luisa, morta a 81 anni dopo un mese di agonia: era stata picchiata dalla sua badante

La badante, arrestata il giorno stesso dell’aggressione avvenuta un mese fa, si trova in carcere a Rebibbia. Con la morte della donna, la sua posizione è inevitabilmente destinata ad aggravarsi. Inizialmente accusata di maltrattamenti aggravati verso famigliari o conviventi, ora dovrà rispondere di omicidio.
A cura di Natascia Grbic
3.973 CONDIVISIONI
foto di repertorio
foto di repertorio

È morta dopo un mese di agonia. A 81 anni, quando avrebbe dovuto godersi gli ultimi anni della sua vita in pace e tranquillità, è deceduta tra atroci sofferenze. Maria Luisa Lombardi si è spenta nella notte tra il 9 e il 10 giugno: accusata della sua morte, la badante 52enne che avrebbe dovuto occuparsi di lei e che l'avrebbe picchiata selvaggiamente, causandole delle ferite gravissime. La donna è stata arrestata immediatamente dai carabinieri della stazione di Casal Palocco, da allora si trova in carcere a Rebibbia. A incastrarla, non solo le ferite della donna, ma anche le immagini delle telecamere di sorveglianza, che l'hanno ripresa mentre la picchiava con schiaffi e pugni.

Picchia anziana disabile, arrestata badante

L'episodio risale a un mese fa, nel quartiere Infernetto. A chiamare i soccorsi era stata la badante: al 118 ha dichiarato che l'anziana donna, disabile, era caduta ed era svenuta. Non ha creduto a questa versione il nipote di Maria Luisa, che ha chiamato i carabinieri di Casal Palocco per far luce sulla vicenda. Dagli accertamenti è emerso che le lesioni riscontrate sul momento dai soccorritori non erano compatibili con una caduta. Da lì, la visione delle telecamere di sorveglianza, che ha incastrato la donna: le immagini, infatti, la mostravano mentre si accaniva sull'81enne invalida e incapace di difendersi. In un impeto di rabbia, l'ha presa a schiaffi, pugni e gomitate, l'ha gettata giù dal letto e l'ha lasciata in terra per più di un'ora. Solo dopo un'ora avrebbe chiamato i soccorsi, forse convinta che non sarebbe mai stata scoperta. Inizialmente accusata di maltrattamenti aggravati verso famigliari o conviventi, ora dovrà rispondere di omicidio.

3.973 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views