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Omicidio Marco Vannini

Marco Vannini, sindaco di Cerveteri dedica parco al ragazzo: “Non lasciamo sola la famiglia”

Il sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci ha dedicato il parco ‘Ex Caerelandia’ alla memoria di Marco Vannini. Alla cerimonia erano presenti anche i genitori del ragazzo ucciso da Antonio Ciontoli nel 2015. “Sarà un parco dedicato a bambini e ragazzi di tutte le età, ai loro genitori e alle loro famiglie”.
A cura di Natascia Grbic
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A Cerveteri è stato intitolato un parco alla memoria di Marco Vannini, il ragazzo ucciso nel 2015 con un colpo di pistola da Antonio Ciontoli. Lo ha inaugurato il sindaco Alessio Pascucci alla presenza della famiglia Vannini, con cui ha scoperto la targa dedicata al ragazzo. "Questo è il nostro modo per ricordare un ragazzo d’oro che merita giustizia e verità – ha detto il promo cittadino di Cerveteri durante la cerimonia – Sappiamo che la battaglia che state facendo richiede ancora molta energia. Speriamo di aiutarvi a sentirvi meno soli, cosa che purtroppo sembra che accada più volte in questa Italia. Sarà un parco dedicato a bambini e ragazzi di tutte le età, ai loro genitori e alle loro famiglie e la nostra speranza è che sia testimonianza che la comunità di Cerveteri non vi ha mai abbandonato". Il parco oggi intitolato a Marco Vannini un tempo era noto come ‘Ex Caerelandia': oggi ospiterà i giochi dei bambini nell'area verde di largo Tuchulcha.

L'omicidio di Marco Vannini

L'omicidio di Marco Vannini è ancora oggi vivo nella memoria delle persone. Il ragazzo, di appena vent'anni, è stato ucciso con un colpo di pistola quattro anni fa mentre si trovava a casa della fidanzata Martina. Un omicidio, quello di Marco, per il quale il padre della fidanzata è stato condannato a cinque anni di carcere. Insieme a lui, anche il resto della famiglia composta dalla moglie e dai due figli sono stati condannati a tre anni. Contro questa sentenza sia i legali della famiglia Vannini sia i legali della famiglia Ciontoli hanno presentato ricorso in Cassazione: i primi perché ritengono troppo leggera l'accusa di omicidio colposo, i secondi perché vogliono far cadere tutte le accuse. Di recente ha fatto molto discutere l'intervista rilasciata da Antonio Ciontoli alla trasmissione condotta da Franca Leosini, ‘Storie Maledette', in cui l'uomo parla della notte in cui Marco è stato ucciso. "Chiedo misericordia e perdono di genitori di Marco", ha detto Ciontoli. "Non perdoniamo", la replica della famiglia.

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