Mafia Capitale, Salvatore Buzzi ai domiciliari: era in carcere da cinque anni per corruzione
Salvatore Buzzi è agli arresti domiciliari. Il ras delle cooperative, figura centrale nell'inchiesta Mondo di Mezzo, era in carcere da cinque anni, come forma preventiva per corruzione. A deciderlo la Corte d'Appello di Roma, accogliendo l'istanza di scarcerazione depositata dalla difesa rappresentata dagli avvocato Alessandro Deiddi e Pier Gerardo Santoro. "Mai tanto carcere preventivo per reati di corruzione" hanno spiegato all'Adnkronos i legali di Buzzi, che hanno definito la misura "un giusto epilogo" commentano soddisfatti. La decisione è arrivata dopo un primo respingimento dell'istanza, che sottolineava la necessità di mantenere Buzzi in carcere per il rischio che potesse "reiterare la corruzione con la nuova classe dirigente". Nei suoi confronti era già stata annullata la condanna al carcere 416bis, previsto per i membri di associazioni di tipo mafioso.
Buzzi era in carcere da cinque anni per corruzione
Lo scorso novembre la Corte d'Appello di Roma ha rigettato la richiesta di scarcerazione degli avvocati di Salvatore Buzzi, oggi accolta. I legali si erano rivolti ai giudici, dopo la sentenza della Corte di Cassazione che ha fatto decadere l'accusa di associazione mafiosa per tutti gli imputati, ribaltando la sentenza di secondo grado. Secondo la sentenza del 22 ottobre scorso, infatti, quella del Mondo di Mezzo non era mafia. Buzzi e Carminati avrebbero messo in piedi non un'organizzazione mafiosa, ma due distinti gruppi criminali, l'uno con a capo appunto Salvatore Buzzi, l'altro Massimo Carminati.