Mafia Capitale, Odevaine accusa Totti: “Vigili pagati in nero per sorvegliare il figlio”
“È vero che dei vigili urbani facevano vigilanza ai figli del calciatore Francesco Totti, ma lo facevano fuori dall'orario di lavoro e venivano pagati in nero dallo stesso Totti”. Sono parole, riportate dall’agenzia Omniroma, che avrebbe pronunciato Luca Odevaine, prima vice capo di gabinetto con Walter Veltroni, poi capo della polizia provinciale, e ora finito a processo nell’ambito dell’inchiesta su Mafia Capitale. Odevaine, secondo quanto si apprende, avrebbe formulato queste accuse rivolte al capitano della Roma durante un interrogatorio del 15 ottobre nel quale era chiamato a confermare alcune dichiarazioni già rese da Salvatore Buzzi.
“L’esigenza – avrebbe precisato poi Odevaine, rispondendo alle domande del pm Paolo Ielo- era nata dal fatto che era giunta una voce di un progetto di rapimento del figlio di Totti. Ne parlai con il Colonnello Luongo dei carabinieri, il quale, tenuto conto della genesi e della natura della notizia, convenne con me che non era il caso di investire il comitato per la sicurezza ma che si poteva trovare un modo per provvedere”.