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Mafia Capitale, l’ex sindaco Alemanno non finirà al maxiprocesso

Secondo i giudici, il procedimento che riguarda Alemanno non è nello stesso stato del maxiprocesso in cui sono imputati in 46, tra cui Massimo Carminati e Salvatore Buzzi.
A cura di Enrico Tata
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Il caso dell'ex sindaco Gianni Alemanno non verrà esaminato dai giudici del maxi processo su Mafia Capitale. La procura aveva chiesto di riunire i due procedimenti, ma gli avvocati dell'ex primo cittadino di Roma, Franco Coppi e Pietro Pomanti, hanno ottenuto il rigetto dalla Corte. Il processo che riguarda Alemanno non è nello stesso stato del maxiprocesso in cui sono imputati in 46, tra cui Massimo Carminati e Salvatore Buzzi. Così ha motivato la scelta il presidente della X sezione Rosanna Ianniello. E così il processo a carico dell'ex sindaco inizierà il prossimo 23 marzo davanti ai giudici della seconda sezione. Alemanno dovrà rispondere di corruzione e finanziamento illecito. Secondo la procura, infatti, tra il 2012 e il 2014 avrebbe ricevuto 125mila da Salvatore Buzzi in accordo con Massimo Carminati. Denaro che sarebbe stato versato alla fondazione Nuova Italia presieduta dallo stesso Alemanno.

Alemanno ha commentato così la decisione dei giudici su Facebook: "Con questa decisione potrò chiarire la mia posizione in tempi più brevi, senza dover entrare in un maxi processo che affronta temi a me estranei. Sono ancora più fiducioso nell'operato della Magistratura che potrà verificare la mia piena innocenza".

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