Mafia Capitale, esaminate le lettere di Buzzi: “Può aver dato ordini dal carcere”
Nuove perquisizioni nell'ambito dell'inchiesta su “Mafia Capitale”. Salvatore Buzzi potrebbe aver dato ordini dal carcere attraverso una serie di lettere partite dal carcere di massima sicurezza di Nuoro dove è recluso il braccio destro di Massimo Carminati. E per questo oggi i carabinieri del Ros, su disposizione della procura di Roma, hanno perquisito le sedi delle cooperative Abc, del Consorzio nazionale servizi e anche la casa di Alessandra Garrone, compagna di Buzzi. Chi indaga sospetta appunto che l'ex presidente della Coop 29 Giugno, anche dalla sua cella, possa continuare a dettare ordini o a lanciare messaggi. Sull'esito delle perquisizioni c'è massimo riserbo, ma sembra, da alcune indiscrezioni, che i documenti acquisiti siano di rilievo ai fini dell'indagine.
Secondo Alessandro Diddi, avvocato di Buzzi e Garrone, si tratta di “un'iniziativa bizzarra. Non capiamo dove si voglia andare a parare. Sottolineo che anche per scrivere alla sua compagna, Buzzi ha chiesto e ottenuto una regolare autorizzazione dalla magistratura. Dunque quelle lettere hanno certamente il via libera dei pm”, conclude il difensore della coppia.