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Mafia Capitale, esaminate le lettere di Buzzi: “Può aver dato ordini dal carcere”

Oggi i carabinieri del Ros, su disposizione della procura di Roma, hanno perquisito le sedi delle cooperative Abc, del Consorzio nazionale servizi e anche la casa di Alessandra Garrone, compagna di Buzzi.
A cura di Enrico Tata
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Nuove perquisizioni nell'ambito dell'inchiesta su “Mafia Capitale”. Salvatore Buzzi potrebbe aver dato ordini dal carcere attraverso una serie di lettere partite dal carcere di massima sicurezza di Nuoro dove è recluso il braccio destro di Massimo Carminati. E per questo oggi i carabinieri del Ros, su disposizione della procura di Roma, hanno perquisito le sedi delle cooperative Abc, del Consorzio nazionale servizi e anche la casa di Alessandra Garrone, compagna di Buzzi. Chi indaga sospetta appunto che l'ex presidente della Coop 29 Giugno, anche dalla sua cella, possa continuare a dettare ordini o a lanciare messaggi. Sull'esito delle perquisizioni c'è massimo riserbo, ma sembra, da alcune indiscrezioni, che i documenti acquisiti siano di rilievo ai fini dell'indagine.

Secondo Alessandro Diddi, avvocato di Buzzi e Garrone, si tratta di “un'iniziativa bizzarra. Non capiamo dove si voglia andare a parare. Sottolineo che anche per scrivere alla sua compagna, Buzzi ha chiesto e ottenuto una regolare autorizzazione dalla magistratura. Dunque quelle lettere hanno certamente il via libera dei pm”, conclude il difensore della coppia.

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