Mafia Capitale, Buzzi dal carcere: “Carminati è una brava persona”
“Massimo Carminati è una brava persona, con me si è comportato sempre bene”. Salvatore Buzzi, ras delle cooperative romane, descrive così il capo di “Mafia Capitale” davanti alla sezione Misure di Prevenzione del tribunale di Roma. Nel corso dell'udienza, Buzzi, collegato in videoconferenza dal carcere di Nuoro dove è detenuto, ha aggiunto che non conosceva il passato dell'ex Nar, ma “con me si è comportato bene perché avevo procurato lavoro alla cooperativa, avevo fatto ottenere una fornitura di pasta a costi vantaggiosi”. L’udienza di oggi, fissata da tempo e che solo casualmente avviene pochi giorni dopo la seconda grande retata dell’inchiesta sul “Mondo di mezzo”, riguardava la richiesta di confisca di alcuni beni di Buzzi, tra cui la sua abitazione. Nel corso della video conferenza, il leader della Coop 29 giugno ha preso la parola per alcune dichiarazioni spontanee in cui non ha rinnegato il rapporto che lo lega a Massimo Carminati.
"Ammettendo che ci sia stata corruzione – ha detto Buzzi – questa riguarda solo il 3 per cento del fatturato della cooperativa. Quindi poca cosa. La cooperativa ha 16 milioni di euro di liquidità ed aveva un giro d'affari di sei milioni l'anno. Quindi il 3 per cento del fatturato è un'inezia". "Non è un'ammissione di colpa ma un ragionamento per ipotesi – ha subito precisato il difensore di Buzzi, Alessandro Diddi – se le corruzioni attribuite al mio assistito fossero fondate queste inciderebbero in una percentuale minima sul fatturato e, conseguentemente anche sullo stipendio di Buzzi". E proprio per questo Buzzi si è opposto "alla confisca della propria abitazione, costata 910 mila euro".