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“M come Manuel”, nuotatori di tutta Italia in piscina con una M disegnata sul braccio

I nuotatori di tutta Italia stanno inviando moltissime fotografie a Franco Bortuzzo, il papà di Manuel. Tutti hanno una M nera disegnata sul corpo o sul braccio per esprimere vicinanza al giovane nuotatore rimasto paralizzato.
A cura di Enrico Tata
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Tutti in corsia con una ‘M' disegnata sul braccio con un pennarello nero. M per Manuel Bortuzzo. I nuotatori di tutta Italia stanno inviando moltissime fotografie a Franco Bortuzzo, il papà di Manuel. Tutti hanno una M nera disegnata sul corpo o sul braccio per esprimere vicinanza al giovane nuotatore rimasto paralizzato dopo essere stato colpito da un proiettile domenica scorsa davanti a un locale del quartiere Axa a Roma. I due responsabili del ferimento, Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano, sono stati individuati e si trovano ora in carcere.

Le condizioni di Manuel in continuo miglioramento

Intanto, fanno sapere i familiari del ragazzo ancora ricoverato all'ospedale San Camillo di Roma, che le condizioni del 19enne sono in "continuo miglioramento". Grazie a tutti per l'interesse dimostrato in questi giorni. "Le condizioni di Manuel sono in continuo miglioramento anche se la prognosi resta ancora riservata.
Manuel è felicissimo e sorpreso dell’affetto che lo circonda e che fino a ieri è stato manifestato con correttezza e rispetto", si legge sulla pagina Facebook TutticonManuel, creata dalla Federnuoto. "Per ora penso di tornare a casa il più presto possibile, e stare sempre meglio. A migliorare ogni giorno, sempre di più, fisicamente. Qui in ospedale ci sono i miei amici, quelli che vengono tutti i giorni. Diciamo che non mi annoio. Aspetto che vengano a trovarmi", sono le parole di Manuel dal suo letto d'ospedale, riportate dal Corriere della Sera. "Non me l'aspettavo. Tutto l'ambiente del nuoto è diventato come una famiglia, la nostra famiglia. Mi chiedono ancora come sia possibile tutto questo. Mi vogliono bene dappertutto, è una sensazione bellissima. Li ringrazio tutti. Ad esempio ho saputo che a Mestre i ragazzi in gara hanno indossato delle magliette con la mia faccia. Ci sono persone che non mi conoscono, ma che mi dicono ‘ti voglio bene'. E mi considerano un punto di riferimento. Non so spiegarmelo, ma so che è bello, molto bello", ha dichiarato ancora il ragazzo.

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