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L’uomo che ha sparato alla bimba rom: “Ho modificato la pistola per renderla più potente”

Il 59enne indagato per lesioni gravissime ammette: “Ho modificato la pistola per renderla più potente”. Un colpo sparato con quell’arma ha raggiunto alla schiena la piccola Cirasela, di origine rom, che si trovava in braccio alla mamma. La bimba, che ha appena un anno e mezzo, è tuttora ricoverata in ospedale.
A cura di Enrico Tata
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La bimba rom di appena un anno e mezza raggiunta alla schiena da un colpo sparato da una pistola a piombini.
La bimba rom di appena un anno e mezza raggiunta alla schiena da un colpo sparato da una pistola a piombini.

 "L'ho modificata per renderla più potente". Non era una semplice pistola a piombini quella che ha colpito la piccola Cirasela, un anno appena, ma una vera e propria arma. Il 59enne indagato per lesioni gravi ha ammesso di aver fatto in modo che quella pistola e quella carabina ad aria compressa diventassero molto più potenti di come gli erano state vendute un anno prima a San Marino. Stando al racconto che ha fatto agli inquirenti, "avrebbe allentato una vita per potenziare le due armi". Nelle ultime ore i pm hanno sentito alcuni testimoni, tra cui diversi abitanti della zona, per cercare di chiarire il luogo esatto dove la piccola è stata raggiunta dal piombino. L'uomo, un ex dipendente del Senato, si è sempre giustificato così davanti agli investigatori: "Stavo provando la nuova arma, non mi sono accorto di aver colpito la bimba". Saranno gli accertamenti balistici a stabilire se l'indagato abbia detto o meno la verità.

Il papà della bimba: "Non è stato un errore, non è venuto neanche in ospedale"

Intanto la bimba ha lasciato il reparto di terapia intensiva e sembra scongiurato il rischio che rimanga paralizzata. Ieri il papà della piccola, colpita alla schiena da un piombino mentre era in braccio alla mamma, si è detto convinto che lo sparo non sia stato un errore, ma un gesto voluto: "Non ha sparato per sbaglio, non è venuto nemmeno in ospedale a chiederci scusa".

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