Luca Sacchi ucciso in una rapina: i genitori donano gli organi

"I genitori di Luca Sacchi hanno dato il loro consenso alla donazione degli organi, se confermata l'idoneità del giovane all'eventuale prelievo per trapianto terapeutico". A comunicarlo in una nota l'ospedale San Giovanni. Il venticinquenne è stato ucciso da un colpo di pistola sparato alla testa durante una rapina. Il ragazzo aveva provato a recuperare lo zaino della fidanzata, sottratto da due persone davanti al John Cabot Pub, nella zona dell’Appio Latino, vicino al parco della Caffarella a Roma. Giovane e con una grande passione per gli sport da combattimento, ha lottato per ore tra la vita e la morte. Le forze dell'ordine stanno cercando i responsabili.
Luca Sacchi aveva cercato di recuperare lo zaino della fidanzata
I drammatici fatti risalgono alla tarda serata di ieri, mercoledì 23 ottobre. Erano le 23.30 quando la coppia che si trovava in via Franco Bartoloni è stata vittima di una rapina. Luca era insieme alla fidanzata, quando i malviventi l'hanno colpita in testa per poi sottrarle lo zaino. Il ragazzo ha tentato di recuperarlo ma i rapinatori, invece di strattonarlo e scappare, hanno estratto la pistola e gli hanno sparato.
Luca Sacchi morto dopo un'operazione alla testa
Un colpo diretto alla testa, che gli ha provocato ferite gravissime. Inutile la corsa in ambulanza a sirene spiegate verso l'ospedale di via dell'Amba Aradam, dove i medici lo hanno sottoposto a un'operazione chirurgica d'urgenza, il giovane purtroppo è deceduto. Sul caso indagano i carabinieri di piazza Dante e del Nucleo Radiomobile di Roma insieme ai militari di via In Selci.
Acquisiti i filmati delle telecamere
Gli investigatori hanno acquisito i filmati di quattro telecamere di sorveglianza di attività commerciali che si trovano nei pressi del luogo dell'omicidio che potrebbero aver immortalato la scena. Ora le immagini sono al vaglio di chi indaga da ore sul caso: si cercano elementi utili per risalire all'identità dei due aggressori e rintracciarli.